SANITA', TOMMASETTI (LEGA): "CAMPANIA SEMPRE PIU' ULTIMA TRA CASO RUGGI E REPORT AGENAS"

Prof. Aurelio Tommasetti, Consigliere Regionale della Campania della Lega, Ordinario di Economia Aziendale, Rettore dell'Università degli Studi di Salerno dal 01/11/2013 al 31/10/2019 www.aureliotommasetti.it
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La sanità campana è sempre più ultima, dopo Piazza Pulita arriva la scure Agenas”. Così Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania e della Lega, commenta le ultime bocciature per il sistema De Luca.
 
"In pochi giorni abbiamo assistito a un susseguirsi di mortificazioni che in altri contesti avrebbero già spinto qualcuno alle dimissioni. Non bastava il caso sollevato dalle immagini choc dell’ospedale di Salerno finite in diretta tv, che hanno testimoniato situazioni a dir poco allarmanti per quanto riguarda la cura e la dignità dei pazienti (specie i più anziani). A ad aggravare il bilancio ci ha pensato l’Agenzia per i servizi sanitari regionali che ha collocato tre ospedali della provincia di Salerno nelle posizioni di coda, in virtù di standard qualitativi ritenuti molto bassi in riferimento alle aree prese in esame, ovvero quella cardiovascolare, chirurgia generale, chirurgia oncologica, osteomuscolare, respiratorio, gravidanza e parto, nefrologia: l’Umberto I di Nocera Inferiore, il Luigi Curto di Polla e l’Immacolata di Sapri. Parliamo tra l’altro di tre strutture ospedaliere collocate in diverse zone del territorio provinciale, quasi a confermare, come da me sempre sostenuto, l’uniformità dei problemi che affliggono la nostra sanità”.
 
Il consigliere regionale ricorda che “lo scorso mese di maggio, sempre secondo il report Agenas, anche l’ospedale Ruggi di Salerno era finito tra i bocciati. Giova ricordare che a presiedere il consiglio di amministrazione dell’agenzia è Enrico Coscioni, fedelissimo del governatore De Luca con un incarico prestigioso alla Torre Cardiologica del Ruggi”.
 
Tommasetti, inoltre, esprime vicinanza alle comunità di Nocera Inferiore, Polla e Sapri e agli operatori sanitari, "i cui sforzi e sacrifici sono vanificati da un’organizzazione inesistente e oltre al danno subiscono anche la beffa di finire sui giornali o, come accaduto al Ruggi, in diretta tv".