SCAFATI NON DIMENTICA LE VITTIME DELLA FOIBE

Vari gli eventi organizzati per la giornata del Ricordo
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Mercoledì 10 febbraio la città di Scafati ha celebrato il giorno del ricordo con una serie di eventi in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli italiani. La giornata si è aperta con un corteo, composto dalle autorità militari e civili della città, che si è recato a piazza Garibaldi per deporre una corona d?alloro presso il Monumento ai Caduti. Sempre in mattinata, c?è stata presso la Biblioteca comunale l?inaugurazione della mostra fotografica dedicata a questo tema, seguita dalla proiezione del documentario ?Foibe: i martiri dimenticati?. All?evento hanno partecipato i ragazzi delle scuole medie superiori. In biblioteca erano presenti l?assessore alla cultura Cristoforo Salvati e il sindaco Pasquale Aliberti, che ha sottolineato l?importanza di ricordare tutte le vittime italiane aldilà delle ideologie politiche. Il documentario ha illustrato attraverso filmati d?epoca le atrocità che hanno subito i cittadini istriani, fiumani e dalmati, colpevoli solo di essere italiani. Nel pomeriggio, invece, sempre presso la biblioteca comunale, si è svolto un convegno teso a far luce sugli avvenimenti storici degli anni 1943-45. Sono intervenuti il sindaco Aliberti, l?assessore Salvati e il presidente della commissione cultura Mariano Falcone. Lo storico Angelo Pesce ha fornito un?importante testimonianza diretta della seconda guerra mondiale e della parzialità dell?informazione in quegli anni. Subito dopo, ha preso la parola la prof. Miriana Tramontina Airone, esule istriana: ?In quegli anni abbiamo vissuto nella totale mancanza di libertà ? ha dichiarato ? abbiamo abbandonato tutto per non perdere la nostra italianità. Non sono mai ritornata lì perché non potrei mai ritrovare la città abbandonata.? Una testimonianza davvero commovente, a cui si è aggiunta quella di Gabriella Macini Fauzio, una scrittrice nata in un campo profughi: ?In tempo di guerra ci aspettavamo di tutto, ma l?infoibamento è un?atrocità postbellica. Aspetto ancora qualcuno che mi chieda perdono.? Il convegno si è concluso con l?intervento del prof. Francesco Casale, docente di discipline giuridiche ed economiche, che ha sottolineato l?illegittimità del Dictat di Parigi e del trattato di Osimo, in cui è stata ratificata la cessione di territori italiani all?Istria e alla Dalmazia. I vari eventi della giornata hanno illustrato una pagina di storia spesso dimenticata, testimonianza di chi è morto per l?orgoglio di essere italiano.