LUCA CIOFFI, RAPITO E RITROVATO: PARLA IL DIRETTORE SANITARIO DELL'"UMBERTO I"

Il padre del piccolo: "Adesso torniamo alla nostra vita"
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Dopo la felice conclusione della vicenda che ha visto protagonista un bimbo di appena tre ore di vita rapito da una falsa infermiera e poi ritrovato, Fabio Cioffi , papà del piccolo chiede ai tanti addetti all?informazione locale e nazionale di voler abbassare le luci dei riflettori sulla vicenda che ha angosciato in prima battuta la sua famiglia, e dopo aver tranquillizzato sullo stato di salute della moglie e del figlio ha dichiarato: ?Ringrazio tutti, però adesso cercheremo di tornare alla nostra normalità. I media sono stati importanti, ma adesso torniamo alla nostra vita?.

Qualche chiarimento in merito alla vicenda arriva dal Direttore Sanitario dell?Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore Maurizio Maria D?Ambrosio :

G: Direttore può tranquillizzarci sul quadro clinico del bambino?

D.S. : Proprio in questo momento ho parlato con il neonatologo, che mi ha rassicurato il piccolo Luca sta bene. La madre, anche se provata ovviamente per il trauma, sta portando avanti il decorso post operatorio in maniera tranquilla.?

G: Lei crede che ci possano essere gravi ripercussioni per la madre e per il bambino?

D.S.:  Per il bambino non credo, perché molto piccolo? per la madre sarà più difficile assorbire questa bruttissima esperienza che si è verificata.

G: Come avete vissuto voi dello staff ospedaliero quelle drammatiche ore?

D.S.:Anche per noi è stata un?esperienza molto negativa. E? la prima volta che si è verificata una cosa del genere ? le abbiamo vissute in prima persona sia per il ruolo istituzionale e di responsabilità che abbiamo, ma principalmente perché ci preoccupavamo per il piccolo Luca, per la mamma per il papà. Mi fa piacere che tutto è finito bene, e voglio approfittarne per fare gli auguri al bambino, e complimentarmi con le forza dell?Ordine che così in poco tempo hanno risolto il problema.

G: Possiamo tranquillizzare i pazienti dell?Ospedale e chi si dovrà ricoverare?

D.S.: Sicuramente, infatti la storia di questo Ospedale testimonia che la sicurezza ci sta. E? un fatto isolato, sicuramente di estrema gravità, ma rimane un fatto isolato.

E? stato disponibile a fornire delucidazioni anche il Responsabile della U.O.S Terapia intensiva neonatale Dottore Berto Nosari : ? Il bambino è arrivato circa all?una, e per motivi di ordine precauzionale è stato qui ricoverato in patologia neonatale. In realtà le condizioni sono sempre state buone anche quando è stato riportato qui con l?ambulanza. L?abbiamo ricoverato per vedere se durante la fase in cui è stato a casa di questa signora, avesse avuto qualche problema o fosse stato trattato male. Le condizioni attualmente sono ottimali, gli esami che sono stati fatti dimostrano che il bambino è in buona salute, probabilmente è stato anche alimentato. Abbiamo fatto diverse indagini tipo l?ecografia celebrale e alcune indagini sul sangue, e sono tutte quante normali. Ha perso circa duecento grammi rispetto al peso iniziale, cosa normalissima, e a mezzo giorno è entrata anche la mamma perché lo abbiamo attaccato al seno, si è attaccato benissimo senza nessun problema. Il bambino al più presto possibile andrà a casa?. Anche il Dottore Nosari ha fatto delle precisazioni circa l?organizzazione della sicurezza dell?Ospedale: ?Voglio chiarire che l?ospedale, soprattutto nel piano attuale dove siamo noi, il primo piano, è molto nuovo, nel senso che tutte le cose vengono fatte in modo moderno, all?avanguardia. Anche la maternità è gestita in questo modo, perché i bambini che nascono non stanno direttamente al nido classico di una volta. Noi abbiamo instaurato già da cinque anni il roaming-in, che sarebbe una gestione del bambino fatta direttamente dai genitori, dalla madre, e da chi accompagna la madre. Tant?è vero che in ogni stanza c?è la culletta e il fasciatoio. E le puericultrici e le infermiere professionali che sono adibite al nido girano per le stanze quando c?è necessità di intervento?.

Sulla vicenda del rapimento del neonato all?Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore intervengono con un comunicato stampa i commissari dell?ASL di Salerno : ?In riferimento alla vicenda del rapimento del neonato dal reparto di Ostetricia dell?ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, felicemente conclusosi con il ritrovamento del piccolo, la Struttura Commissariale comunica di aver disposto una commissione interna di inchiesta che indagherà sull?accaduto, con il compito di verificare l?esatto svolgimento dei fatti e di accertare eventuali responsabilità. La Struttura Commissariale fa sapere, inoltre, che sta ponendo la massima attenzione a risolvere il problema legato al sistema di video-sorveglianza. I ritardi sono stati causati da verifiche ed approfondimenti resisi necessari per l?autorizzazione della spesa, fase che ha coinciso con i problemi legati ai finanziamenti della sanità che sono noti a tutti. In merito alla questione dell?accesso ai reparti va detto che l?unità operativa di Ostetricia e Ginecologia è stata progettata all?insegna del rooming-in, metodo seguito nei più moderni ospedali europei, e della massima partecipazione del papà e della famiglia all?evento-nascita. Il rooming-in, infatti, permette di riavvicinare sin da subito mamma e bambino, interponendo loro meno ostacoli possibili. Infatti il poter attaccare al seno il proprio piccolo ogni qualvolta questi lo richieda, favorisce il miglior avvio all?allattamento al seno e, in ultima analisi, migliora la reciproca conoscenza perchè instaura la giusta relazione madre-neonato. Si tratta di una prassi ospedaliera ben consolidata. E? infatti risaputo, anche grazie a numerosi studi scientifici a riguardo, che accudire il prima possibile e il più possibile da vicino il proprio figlio significa prendere subito confidenza con i piccoli (ma per le neo-mamme ?grandi??) problemi quotidiani (suzione, allattamento, cambio pannolino, etc.) e risolverli con maggiore facilità. Ciò, naturalmente, non ostacola l?esigenza di aumentare i livelli di sicurezza e di controllo in grado di antagonizzare anche episodi del tutto eccezionali, come quello verificatosi. La Struttura Commissariale, infine, nell?esprimere alla famiglia le più vive felicitazioni per il positivo esito della vicenda, assicura tutto il proprio impegno affinché la centralità del paziente, con i suoi bisogni e le sue esigenze, non venga mai messa in secondo piano, anche e soprattutto in un momento delicato e complesso come quello che l?intera sanità campana si sta attraversando in questo periodo?.