ANCORA UN CROLLO NEGLI SCAVI DI POMPEI. CASUALITA' O DOLO'

Si tratta di un pilastro sbriciolatosi della Casa di Loreio Tiburtino. Finisce così un anno molto difficile per gli Scavi.
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Sembra quasi una coincidenza, ma dopo la visita del Ministro di turno dei Beni Culturali, un nuovo crollo mette tutti in allarme nell'area archeologica di Pompei. In questo caso si tratta di uno dei pilastri del pergolato esterno della Casa di Loreio Tiburtino, che si trova nell'Insula II della Regio II. I custodi si sono accorti del cedimento nel corso di una verifica. A comunicare la notizia è stata la soprintendente archeologa di Napoli e Pompei Teresa Elena Cinquantaquattro, che ha allertato subito i carabinieri. E' in corso una verifica da parte dei militari dell'Arma della stazione di Torre Annunziata.

Ricordiamo che la casa, con l?ingresso su Via dell?Abbondanza, viene attribuita a Loreio Tiburtino o a Decimo Ottavio Quartione, del quale si è rinvenuto il sigillo. E' composta da un elegante ambiente sul giardino che è decorato con fregi che illustrano le spedizioni contro Troia: nel fregio più grande è raffigurata la spedizione mitica di Eracle contro Laomedonte; nel fregio piccolo quella storica dei Greci contro Priamo. Il proprietario si fece ritrarre su di una parete della casa come un sacerdote di Iside ovvero calvo e con una lunga tunica di lino (linigerus calvus). Inoltre fece costruire nel giardino una lunga piscina (50 metri) a forma di fiume (eurípus), decorandola con statue egizie (ibis, bes, sfinge, leoni). Si è supposto che gli iniziati ai misteri isiaci si riunissero per assistere ad inondazioni artificiali del giardino che simulavano quelle sacre e fertili del Nilo.

Le indagini dei carabinieri dovranno dimostrare se trattasi di crollo dovuto ad usura da parte delle intemperie o a dolo. Chissà, forse qualcuno starà cercando di accellerare l'arrivo dei famosi 105 milioni di euro che sono stati stanziati per la Soprintendenza di Pompei. Ma sono tutti per Pompei? Pare di no. Secondo il nostro modesto parere, dei 105 milioni di euro solo una piccola parte sarà destinata agli Scavi (12 milioni di euro), gli altri saranno divisi tra Napoli, Ercolano e Poggiomarino. Intanto i crolli continueranno e Pompei morirà di nuovo, ma stavolta non a causa del Vulcano Somma-Vesuvio, ma a causa dell'incuria dell'uomo.