SCARLATO: ALIBERTI CONTRO PICA

Rescigno e Asl a favore del Primo Cittadino
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Ospedale si. Ospedale no. La questione Ospedale al centro delle campagne elettorali. Qualche giorno fa il sindaco Aliberti aveva annunciato il re-inserimento dello Scarlato nella rete d'emergenza e la previsione di un primo soccorso oltre gal ultimi stanziamenti per la nuova struttura. Ieri l'intervento del consigliere regionale del PD Donato Pica che metteva in dubbio e annullava quanto dichiarato dal primo Cittadino di Scafati. Oggi la replica di aliberti sulla questione: ?Mi fa piacere che il consigliere Pica stia cercando informazioni per approfondire i temi legati al Mauro Scarlato, ma sarebbe meglio per lui, invece di cercare presso l?assessorato alla Sanità la conferma del re-inserimento del M.Scarlato nella rete d?emergenza e la presenza del Primo Soccorso, verificare la cosa presso l?Asl, dove è stato approvato il nuovo piano dell?emergenza'. Ad appoggiare le tesi del sindaco la dott.ssa Carmela Rescigno, membro del tavolo tecnico dell?Asl per l?emergenza-urgenza: ?Il nuovo piano dell?emergenza è stato approvato dall?Asl Salerno e non è stata compiuta alcuna modifica al decreto 49. I punti di primo soccorso, pertanto, rientrano nei 28 Saut Psaut previsti dal 49. Si istituiscono i punti di primo soccorso negli ospedali oggetto di riconversione, in particolare nel presidio di Scafati, Roccadaspide e Agropoli. Il Punto di Primo Intervento utilizza i medici dei dismessi PS con l?ausilio degli specialisti già presenti. Nel Primo Soccorso di Scafati validato dalla Regione Campania con il re-inserimento dell?ospedale M.Scarlato nella rete d?emergenza, inoltre sarà presente una guardia medica, una guardia chirurgica con cardiologi e anestesisti h24, laboratorio h24 e radiologia h24, una sala operatoria di supporto al Primo Soccorso per il trattamento di ferite chirurgiche, una shock room per la stabilizzazione dei politraumatizzati della strada e un?ambulanza rianimatoria con anestesista h24 per il trasporto del paziente stabilizzato da trasferire eventualmente nell?ospedale più idoneo per le cure definitive?.

Lo stesso confermato ulteriormente poche ore fa attraverso una nota dalla Direzione Sanitaria Aziendale