A SCAFATI IL PRIMO PREMIO CON IL 'PROGETTO DISINVOLTO'

Venerdì 28 giugno 2013, alla Casa Comunale, il Referente scafatese Coni, l’avv. Diego Del Regno, ha consegnato al Sindaco Pasquale Aliberti, alle scuole e agli insegnanti di sostegno partecipanti all’iniziativa, i premi assegnati dall’organizzazione del Festival Nazionale dello Sport Integrato. Il 22 Giugno 2013, infatti, una Giuria altamente qualificata ed estranea alle Regioni partecipanti ha decretato la Città di Scafati al Primo posto nella realizzazione del Progetto “Disinvolto”, per la piena inclusione sociale dei disabili nello sport . Il Progetto, indetto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed organizzato dal Centro Sportivo Educativo Nazionale, ha visto la partecipazione di undici Comuni, per la Campania ha preso parte Scafati. “In qualità di Fiduciario territoriale del CONI è stato un onore poter consegnare al Sindaco la targa spettante alla città vincitrice del progetto. E’ un orgoglio sapere che Scafati è la prima città in tutta Italia per lo sviluppo e l’integrazione dei ragazzi diversamente abili attraverso lo sport”, ha dichiarato l’Avv. Diego Del Regno , che ha coordinato la parte tecnico-organizzativa dell’intero progetto, intercettando i fondi ministeriali e coinvolgendo anche le istituzioni locali nelle persone del Sindaco Dott. Pasquale Aliberti, dell’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Salerno, Dott. Amilcare Mancusi, e del Consigliere Regionale, l’Onorevole Monica Paolino. Un progetto questo che ha saputo coinvolgere a pieno l’intera comunità scolastica di Scafati, infatti tranne il Primo Circolo Didattico, tutte le altre Scuole Primarie vi hanno aderito per cui si è provveduto a prelevare i bambini dai vari plessi, a far praticare loro l’attività e a riportarli a scuola, grazie al pulmino speciale disposto dall’Ufficio Servizi Sociali di Scafati Solidale. L’esperienza del prof. Michele Del Regno ha permesso l’accostamento all’attività sportiva di un congruo numero di bambini con disabilità varie, integrandoli con normodotati delle stesse classi di appartenenza e facendo praticare a tutti la stessa attività ginnica. La più grande soddisfazione, però, è stata la richiesta della ripetizione del Progetto da parte delle famiglie, degli insegnanti di sostegno, nonché dai bambini, diretti interessati all’attività ed all’integrazione con gli altri.