LA DROGA NON VA IN VACANZA….ANZI….CI VA…MA PER LAVORARE!

Arresti e sequestri di sostanze stupefacenti non pongono fine ad un commercio sempre fiorente
letto 1613 volte
carabinieriinspiaggia.jpg

L’utile e il dilettevole, questo è il motto degli spacciatori che si trasferiscono sulle zone di vacanza marine. E’ di qualche giorno fa la notizia che i carabinieri di Sapri hanno smantellato una organizzazione criminale che gestiva il mercato della droga nel golfo di Policastro, da Sapri ad Ogliastro. L’organizzazione criminosa agiva soprattutto nel periodo estivo, rifornendo  i turisti-consumatori che altrimenti avrebbero dovuto spostarsi per comprare la droga.  Svolgeva quindi un’opera meritoria a favore del turismo locale. 24 persone sono state arrestate dai carabinieri che hanno messo a segno un duro colpo alla criminalità territoriale. Si fa per dire, perché per un pusher arrestato, altri 10 sono pronti a prenderne il posto.

Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, questa l’accusa. L’organizzazione aveva collegamenti anche con altre aree dalle quali si riforniva di droga. La droga “viaggiava”, è proprio il caso di dirlo, sul treno “Frecciabianca”, che la trasportava dalle zone napoletane al golfo di Policastro, dove poi veniva distribuita e spacciata ai turisti bisognosi di cocaina, hashish e marjiuana.

Ma il fiume di droga non si arresta mai, agli inizi di Luglio la Guardia di Finanza intercettò e bloccò una nave, senza bandiera, con circa 30 tonnellate di hashish, a 50-60 miglia a largo di Pantelleria. L'equipaggio, composto da 10 persone, fu fermato.  5 giorni prima un'altra operazione permise, dopo una incessante attività investigativa dei corpi territoriali e speciali delle Fiamme Gialle, di bloccare un'altra nave con 40 tonnellate di hashish, e fermato 16 persone nello stesso tratto di mare. In totale 70 tonnellate di droga pronte ad invadere il mercato italiano.

Grosso colpo, quindi, alla criminalità organizzata, che avrebbero immesso sul mercato 70 tonnellate di droga. Un fiume di hashish pronto ad invadere le città italiane. 70.000 tonnellate equivalgono a circa 140 milioni di spinelli/canne. Non conosciamo i prezzi al dettaglio, ma è sicuramente un grosso colpo inferto ai trafficanti e agli spacciatori. Cosa si fumeranno adesso i consumatori e i turisti?

La lotta allo spaccio è sempre aperta, ma non basta sequestrare una nave o sventare una organizzazione criminale, bisogna risalire la filiera e cercare di individuare così chi sono i “commercianti di morte”. Ma è una lotta impari.