SARNO, VIOLENTA LITE A COLPI DI RONCOLA E BASTONE, DUE PERSONE SERIAMENTE FERITE

La polizia indaga sui motivi della lite che ha portato uno dei due in camera di rianimazione all'ospedale di Sarno
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Violenta lite questa mattina al corso Umberto I° finita a colpi di roncola e bastone. Due persone sono rimaste seriamente ferite. Si tratta di Alfonso Varlese, 36 anni, e Delizio Squitieri, 30 anni, entrambi del posto. Il più grave dei due è Alfonso Varlese, che, avendo riportato una ferita profonda all'addome, è stato operato d'urgenza dai medici del Martiri del Villa Malta. Ora si trova ricoverato in rianimazione. Per entrambi comunque la prognosi è riservata. Sui motivi del ferimento indagano gli agenti del locale commissariato di polizia, diretto dal vicequestore aggiunto Giuseppina Sessa.

Sono le 8.30. Davanti a un bar di corso Umberto I° Alfonso Varlese e Delizio Squitieri iniziano a discutere animatamente. I due, per ragioni ancora da chiarire, hanno una violenta discussione, che ben presto degenera. Varlese colpisce il rivale con un bastone. Squitieri risponde armandosi di una roncola che aveva in auto e colpisce ripetutamente Varlese che, a sua volta, reagisce impossessandosi della roncola di Squitieri. Secondo alcuni testimoni i due si feriscono colpendosi con la stessa arma. La lite avviene nei pressi della scuola elementare di piazza Croce che in quel momento è affollata di genitori e bambini. E’ il panico. Un testimone interviene sottraendo la roncola ai due contendenti. Una pattuglia della Squadra Volante transitando nella zona interviene subito. I due feriti perdono molto sangue. Sono da codice rosso. Vengono trasportati con un'auto di fortuna all’ospedale Martiri del Villa Malta. Varlese presenta tre ferite profonde all’addome, alla spalla sinistra e alla testa, mentre Squitieri presenta ferite alla nuca, ai glutei e ad alcuni organi interni. Entrambi sono ricoverati in prognosi riservata. Dei due, il più grave è Varlese, sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Entrambi sono comunque in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio.

All’origine del folle litigio ci sarebbe una motivazione legata a una questione di soldi. Gli agenti hanno acquisito le immagini della videosorveglianza per cercare di capire il reale svolgimento dei fatti. In relazione al grave episodio, il sindaco Giuseppe Canfora ha voluto subito smorzare i toni della polemica innescata sulla questione sicurezza. “Sulla questione della sicurezza e della carenza di vigili urbani – ha affermato Canfora - voglio subito rassicurare i cittadini che questa amministrazione si è fatta subito carico della problematica convocando due riunioni con i rappresentanti delle forze dell’ordine”.