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uf.st. Tommasetti21:35
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Olga Chieffi21:00
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Virginia Maresca19:57
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Mariateresa Conte00:32
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Portavoce Polizia di Stato20:42
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Barbara Landi20:25
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Appunti rivisti e corretti da Prisco Cutino22:38
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Mario Polichetti20:44
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UF.ST.FdI CAMPANIA00:23
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UF.ST.FdI CAMPANIA00:19
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UF.ST.VIETRI00:13
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Fabiana Manuelli23:32
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Antonio Abate23:16
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UF.ST.IMMA VIETRI01:22
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uf.st. Tommasetti21:02
CASTEL SAN GIORGIO,OMAGGIO ALLA MEMORIA DEL CAPORALE SALVATORE SICA
L’Amministrazione Comunale di Castel San Giorgio, guidata dal Sindaco Franco Longanella, nell’ambito della giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, ha omaggiato la memoria del Caporale dell’Esercito Italiano Salvatore Sica. La celebrazione, così come da invito giunto dalla Prefettura di Salerno, è stata posticipata dal 4 novembre alla domenica successiva 9 novembre.
Il Caporale Salvatore Sica era nato a Castel San Giorgio il 28 ottobre 1917. La cerimonia si è tenuta alla presenza di Don Gennaro Alfano, diretto nipote, del Colonello Ricciardelli dell’Esercito Militare Italiano, oltre che del Sindaco Franco Longanella, del Vice Sindaco Giuseppe Alfano, dell’Assessore Antonino Coppola e numerosi cittadini. Ecco il commento del Sindaco di Castel San Giorgio Franco Longanella:
«Omaggiamo per la prima volta la memoria del Caporale Sica che prese parte al Secondo conflitto Mondiale con il 31° Reggimento Fanteria “Siena” di Napoli ed impegnato dal 1940 al 1943 sul fronte greco-albanese e poi sull’Isola di Creta. A seguito degli eventi bellici avvenuti a Massa Marittima, nel grossetano, precisamente il 9 settembre 1943, risultò disperso e non fu più ritrovato. Il suo nome non era presente sulla lapide commemorativa dei caduti in guerra del Comune di Castel San Giorgio, pertanto abbiamo ritenuto giusto lasciare per lui, a 71 anni dal tragico evento, lasciare un ricordo visibile ed indelebile. Intendo ringraziare pubblicamente le signore Carolina e Carmela Apostolico, che ci hanno permesso di ovviare a questa manchevolezza, oltre ai parenti di Salvatore Sica, figlio di Castel San Giorgio, che ha dato la sua vita per difendere la nostra Patria».