PAGANI, UN CORTEO PER LA LEGALITA'

letto 1513 volte
1-marciaperlalegalitapagani.jpg

Accogliendo l'appello del sindaco Salvatore Bottone, questa mattina, a Pagani, i sindaci dell'Agro sarnese-nocerino, insieme al presidente della Provincia e sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, hanno attraversato le vie cittadine in difesa della legalità, da piazza Bernardo D'Arezzo a piazza Sant'Alfonso, dove ad attenderli c'era il Vescovo Giuseppe Giudice.

Prima del corteo, che ha visto la partecipazione di un migliaio di persone, i sindaci hanno sottoscritto un documento indirizzato al Prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone, chiedendo un aiuto concreto allo Stato per rendere più sicure le città dell'Agro sarnese-nocerino. "Non perdiamo la speranza". Con le parole del Vescovo Giuseppe Giudice, i sindaci hanno lanciato il loro grido d'allarme chiedendo una maggiore presenza dello Stato e più sicurezza per i cittadini dell'Agro, perché vivano senza paura, liberi di passeggiare sentendosi sicuri nella propria terra.

"Una terra che troppo spesso si bagna di sangue e che oggi, dopo l'ennesima efferata azione delinquenziale, non china la testa - si legge nel documento sottoscritto da tutti i sindaci dell'Agro, dal presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, e dai consiglieri regionali Alberico Gambino ed Enrico Coscioni - .Ciò che è avvenuto a Pagani venerdì 28 novembre, non riguarda solo Pagani, non è il problema di una sola città. E', purtroppo, la sempre più frequente quotidianità di un intero territorio, quello dell'Agro sarnese-nocerino. Noi sindaci rappresentiamo per i cittadini il loro punto di riferimento, la guida verso una società che deve crescere in una nuova coscienza civile perché abbiamo il dovere di impegnare tutte le nostre forze per il territorio prestando ad esso la massima attenzione.
Mai più serrande abbassate per paura, mai più volti mesti e persone ferite, mai più il terrore di vivere la propria città. L'Agro deve ritornare alla normalità perché questa splendida terra, ricca di testimonianze storiche e di millenarie tradizioni, deve splendere di libertà e di onestà.
Noi non vogliamo città militarizzate, non vogliamo città sotto assedio, ma vogliamo città sicure e vigilate. Città normali perché unendo le forze saremo in grado di ricostruire il tessuto sfilacciato delle città dell'Agro sarnese-nocerino".