TORRE ANNUNZIATA, ROSANNA PANNONE PRESENTA IL SUO LIBRO "DOTTORE...CAFFE''"

La straordinaria carica di Antonella Morea alla presentazione del libro di Rosanna Pannone al "Nonsolocaffè" di Torre Annunziata, ore 19 del 3 novembre 2016
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GIOVEDÍ 03 NOVEMBRE, ore 19.00, al NONSOLOCAFFÈ, Corso Vittorio Emanuele III, 321 di Torre Annunziata (NA),

Giovedì 03 novembre, h 19, al Nonsolocaffè di Torre Annunziata (NA) presentazione e reading del libro “Dottore… caffè?” di Rosanna Pannone (Il quaderno edizioni). Oltre all'autrice ci sarà la giornalista Virginia Maresca, direttore di Mydreams.it, a moderare l’incontro, ma la magnifica sorpresa sarà Antonella Morea che leggerà alcuni brani tratti dal romanzo d’esordio della Pannone. Entrata nella storia per l’ineguagliabile successo mondiale dell’opera di  De Simone, La Gatta Cenerentola, Antonella è un’attrice e cantante straordinariamente carnale, vera e spontanea, che ha saputo conquistare il pubblico per  il suo essere istintiva, impetuosa, sensibile, comica, drammatica.

Segnerà una luce nuova l’interpretativa voce di Antonella Morea al personaggio di Nina, eroina passionale e romantica del libro “Dottore… caffè?” che nasce dalla voglia di far capire che può succedere d’incontrare chi rimarrà nella tua vita per sempre e con quella voglia di urlare che certi amori non finiscono, non passano, perché non sempre si può dimenticare e non sempre riesci a voltare pagina… anche se, certe volte, si prova a farlo. L’amore non te lo permette, continua a farti scontrare in quell’anima che sembra essere stata creata apposta per te. 

Rosanna Pannone. Nata il 2 giugno del 1980 a Castellamare di Stabia (NA). Cresciuta nella villa dei nonni paterni a Boscotrecase (NA). Rosanna ha frequentato le elementari dove, suo nonno Giacomo Pannone, era il direttore. Prima di tre fratelli. Daniela, il vento sotto le sue ali. Giacomo, il suo piccolino, anche se ora torna a casa armato e in divisa da militare.

Si definisce tutto e il contrario di tutto, senza una descrizione specifica. Crede nell'amicizia ed ha un rapporto di odio e amore con la vita. Le piacciono i colori ma il suo preferito è il nero. Passa dal sorriso alle lacrime se l’attraversa un ricordo. Va a sensazioni con le persone, crede molto nel primo impatto, le piace osservarne i movimenti, gli occhi, il tono della voce.

Una donna sì! Ma una donna bambina!

E' il libro d’esordio della scrittrice Rosanna Pannone, un romanzo passionale e romantico, intessuto da sano erotismo.

Trama, conflitti e caratterizzazioni scritti argutamente e con intelligenza, divertente e frizzante. Una solida narrazione con vivide e coinvolgenti immagini, con personaggi davvero simpatici.

Dalla prefazione di Monica Sarnelli si legge: Ambientato a Manhattan, la città più popolata del mondo, dove tutto può succedere, dove la trasgressione è un luogo comune. L'autrice appassiona e osa con il suo racconto, senza mai essere volgare, con grande sensibilità, perché innamorarsi, è troppo bello, ma fa paura. Con l’entusiasmo che solo una donna, femmina e innamorata della vita sa fare.

Dottore… caffè?” nasce dalla voglia di far capire che può succedere d’incontrare chi rimarrà nella tua vita per sempre, nonostante tutto. Che nasce dalla voglia di urlare che certi amori non finiscono, non passano, perché non sempre si può dimenticare e non sempre riesci a voltare pagina… anche se si prova a farlo, certe volte, semplicemente, l’amore non te lo permette, continua a farti scontrare in quell’anima che sembra essere stata creata apposta per te.

La solita fermata della metropolitana di Manhattan, il solito orario, la solita sosta al bar con gli amici prima di andare al lavoro, la solita telefonata di Max… era questa la vita di Nina. 

Un giorno, poi, uscendo dalla metro, mentre raggiungeva il bar dove la aspettavano per il caffè, sentì due occhi addosso che le sembrò le togliessero il fiato.

Uno sguardo, una stretta di mano, due battute fugaci e la consapevolezza di non essersi mai sentita così vicina a qualcuno che neanche conosceva.

Il cuore in gola e l’inizio di una passione che fino allora aveva letto solo nei libri…
La voglia di vedersi, la rabbia delle parole non dette, la paura di perdersi e quell’ancora più forte di continuare a dirsi di sì. E poi le mani che tremano, l’incoscienza dettata dalla voglia di toccarsi che supera la paura di essere visti, il cercare di resistere alle sensazioni che si provano.

RESISTERSI per provare a se stessi di poter esistere anche senza l’altro. 

Il titolo è nato con un gioco di parole, il caffè oggi, nel gergo comune è un appuntamento velato. Un modo per dirsi “ho voglia di vederti”.  Dottore è un nomignolo per celare un nome. Queste due parole, insieme, non sono altro che un “Vediamoci oggi, ho voglia di te”.