POLIAMORE OGGI, CON SUPREMA DISPENSA DEL ‘COVIDDI’

Magda Della Serra - https://www.facebook.com/maddalenamatilde.dellaserra
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Eh già, l’amore non è certo quello cantato dagli aedi, piuttosto è un lungo tunnel di passaggi forzati; per tanti, un processo di jatture.

E nell’anno del Signore 2021, a Pandemia pistola fumante, è Amore quando non basta un NO, per passare oltre; il rifiuto dell’altro non regge, non attacca.

Ed avviene l’assurdo, chi rifiuta qualcuno, non viene creduto.

Ma per fortuna, il soggetto amoroso evolve, anche quando tutto pare fermo al palo...

Ed ecco un elenco semiserio, ma sudato sette camici in 5 punti, dell’ Amore all’epoca variegata del Coronavirus e delle sue varianti, attuali e future.

A - AMORE DI FANTASIA.

C’era una volta un Soggetto Amoroso, perbene e benintenzionato. Venne primavera e decise di andare a cuore aperto, senza giacchetta.

Insomma, si innamorò della Prima che passava, o della Prima che gli riuscì di agganciare in chat. Bastarono una manciata di messaggi, qualche telefonata gentile, o ironica, a seconda dell’intuito, vedersi una volta ogni tre mesi. L’amore è alchimista di piccole dosi. Gli serve il gas di un accendino....

«È bello lo stesso, ve lo giuro», assicurava il Soggetto Amoroso, parlando a se stesso, o agli amici di pizza e birre, stralunati già di loro, dai Dpcm. Passò il tempo e si rassegnò pian piano a smettere (anche la fantasia è l’interesse hanno i propri limiti), fu una specie di lasciarsi senza nessuno da lasciare.

Amen.

B - AMORE NON RICAMBIATO.

Il Soggetto Amoroso ci rimane sotto per un po’, ma ha le ossa giovani, non si perde d’animo, si rialza per innamorarsi di nuovo, stavolta più concretamente. Si mette appresso all’Amata, insiste. La fortuna aiuta gli audaci. L’amore invece, degli audaci se ne frega, infatti li piglia a calci nel sedere. Ancora più forti i calci,  se il Soggetto Amoroso è in là con gli anni...

Seguono lutti ben più infiniti. Ora il Soggetto lo sa, ha capito la lezione: la trappola non deve correre dietro al topolino. La Lampada del Genio si è accesa.

L’Individuo Amoroso capisce che i sentimenti, sono la parte della vita che va in direzione ostinata e contraria: lectio magistralis: insistere, non serve a niente.

Amen. 

C - AMORE DI FINE MANOVRA.

Il Soggetto Amoroso è fesso, ma fino a un certo punto. «Non mi freghi più», si dice. È la potente illusione dell’età adulta («ti fregheranno ancora», è lo spoiler della vita).

Arriva difilato l’ora della strategia. Il Soggetto Amoroso mette in piedi un raffinato sistema di tranelli: non chiama, risponde poco e svogliatamente, fa spasimare La Soggetta.

«E me ne andrò prima che si stanchi di me» aggiunge tronfio, al colmo della tattica bellicoamorosa.

In realtà, tu miser, sei rimasto il solito Fesso Soggetto.

La mattina puoi pure fingerti superuomo, di sera torni ad essere il piccolo sottouomo zoppicante che sei sempre stato, diceva quel francese scrittore e medico di guerra.

Amen.

D - AMORE BELLO E SFORTUNATO.

Ancora un piccolo sforzo, Soggetto Amoroso. Adesso, con le ossa rotte, hai forse capito. Sai far di conto: un amore pari merito, senza vinti, non esiste. Un certo squilibrio, lo trovi e te lo tieni. La coppia è un inferno di misurazioni, ma il Soggetto Amoroso non ha paura di rassegnarsi all’ovvio. Solo che ogni sera, prima di dormire, gli piomba addosso come un’ombra la domanda “ Come sto andando?”. E qualcosa gli rosicchia il sorriso. “Male, stai andando male”. È la penultima lezione: peggio dell’amore immaginario c’è solo il disamore concreto. Il Soggetto Amoroso si sente un buco in petto. Ma che scassone è questo Amore, che ci metti un’ora per riavviare e poi manco parte?

Amen.

E - LA RELAZIONE NORMALE, MEGLIO CONOSCIUTA, URBI ET ORBI, GRANDE AMORE.

Il Soggetto Amoroso ne ha piene tutte le scatole. Ha chiuso con quegli innamoramenti fessi, se li tengano i cantanti neomelodici e scassaminchia per comprarcisi le ville con piscina. Torna in sé. E deve ammettere che è il sé migliore che abbia mai visto davanti allo specchio. Ma vuoi vedere che la vita senza amori, fila pure più dritta?

E così, tutto è compiuto e il Padreterno gli fa scendere la grazia (sentimentale), essa si manifesta in un modo preciso: non si sa da dove, esce una Brava Persona e vanno a vivere insieme.

Il Soggetto Amoroso è ormai pacificato e diventa imprenditore di piccole cose. Carbonara e tiramisù in gennaio, spaghetti e vongole a giugno al mare, mutuo, utilitaria a rate, mobilio. Insomma, l’amore diventa collaborazione tra due individui che ci tengono al fatto che i due, sono loro due.

Il Soggetto si guarda un po’ indietro e si piglia a schiaffi, riflette sulla sua collezione di errori e si chiede perché non ha cominciato prima a selezionare i cristiani/e in base al criterio (francamente elementare): Questo mi tratta tutto sommato bene, da Quella solo pesci in faccia.

Si dà dell’idiota, il Soggetto Amoroso. Però non è tutta colpa sua: fosse un mondo giusto, “capire” sarebbe sempre questione di pochi minuti. Lui, Lei, ci ha messo anni. Pensava di scoprire penicilline e vaccini universali ed invece è acqua calda.

Alla fine, vai a vedere e la vita è solo l’arte di attraversare la strada.

Una strada battuta e conosciuta da millenni, ai cui margini si ergono cippi, ceppi e cappi.

Amen.