C/MARE DI STABIA (NA), "CRISTALLI. L'ANIMA DELLE DONNE", IL NUOVO LIBRO DELLA SCRITTRICE ANNA D'AURIA, CONCORRE AL PREMIO STREGA POESIA 2024 PER IL 2° ANNO CONSECUTIVO

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Ancora un libro della scrittrice Anna D'Auria, docente di latino e greco, che si sta rivelando come una scrittrice molto prolifica. A sentire lei, la letteratura è una cosa viva e che i libri sono esseri viventi. In effetti i suoi libri sono una estensione del suo essere scrittrice. E' lei che dà vita ai suoi libri che sono come dei figli, quindi sono esseri viventi che lei dà in adozione ai suoi lettori.

Adesso è la volta di "Cristalli. L'anima delle donne", il suo nuovo libro, che concorrerà al Premio Strega Poesia 2024, per il secondo anno consecutivo. Un nuovo successo dopo la partecipazione alla prestigiosa vetrina di Sanremo Writers e la menzione d’onore ottenuta per la sua narrativa molto prolifica.

‘’Cristalli. L’anima delle donne’’, con la prefazione a cura di Cinzia Baldazzi, è una produzione lirica ospitata da Cristalli che esplicita la propria classicità in maggior parte sul versante lessicale e ortografico… Ne scaturisce un’esegesi provvista di molteplici direzioni, sospesa tra la Weltanschauung (“visione del mondo”) e - puntualizzerebbe Umberto Eco - «il modo in cui una cultura [quella classica, ndr] pertinentizza le proprie unità semantiche e il sistema di significanti che le nominano e le interpretano».

Vengono inoltre e “volontariamente” aggiunte antinomie o campi significazionali antitetici, per imparare a superare le istanze negative e gli spettri di morte che attanagliano pensieri e azioni. La seconda parte di Cristalli prende avvìo proprio varcando l’aura della ψυχή (psiuché), o meglio con la mente rivolta alla poesia considerata «libertà che vibra nelle nostre anime».

L’identificazione del messaggio, corrispondente all’input dialettico e complesso di Madre Natura, si colloca in uno spazio semantico in cui (secondo la teoria del semiologo-filosofo statunitense Charles Morris) il contenuto di un segno coincide con la disposizione a rispondervi nell’immediato.

Come? Innanzitutto condividendo una gamma lessicale differenziata dal codice comune contemporaneo: dall’inserimento di vocaboli ed espressioni della lingua latina («limes», «imago», «origo», «callidae iuncturae») alla scelta di termini appartenenti a strutture linguistiche classiche («desìre», «alma», «verno», «speme», «aere») sino all’apocope vocalica («fatal», «mar», «sentir», «amor», «lasciam», «sentier»).

In secondo luogo, rendendo esplicita la poetica programmatica di stabilire maieuticamente, non di imporre, la supremazia della Madre Terra, di Γαῖα (Gàia) o Gea, scenario costante di condizioni tra loro opposte, dalla fine estrema alla palingenesi: Riposa la tua alma / nel muschio acre / della terra / mentre odora di nuova vita / grida il suo riscatto / con parole senza tempo [da Riposa] Sciolto il sandalo screziato / tra le docili ghirlande della memoria / nuda nei pensieri ti levi / dall’umida terra fluente d’orgoglio [da Orgoglio di donna].

La silloge offre un omaggio e, al contempo, un monito alla rinascita, rivolto a tutte le donne, perché dopo aver sperimentato sulla loro pelle il dolore, saggiando le proprie fragilità e debolezze, possano trasformarle in punti di insperata forza, per riemergere dal marasma della sofferenza.

Seguendo l’esempio della giovane Antigone, protagonista dell’omonima tragedia del drammaturgo Sofocle, la poetessa Anna D’Auria auspica che ogni donna possa sempre rivestirsi di luce, rivendicando con coraggio ed eternando il valore delle leggi non scritte, ἄγραπτα νόμιμα, le istanze del cuore.

Ma chi è Anna D'Auria?

Anna D’Auria (foto in basso), autrice e docente di latino e greco presso il Liceo Plino Seniore di Castellammare di Stabia, membro dell’area letteraria, capitolo Italia, dell’Organizzazione Mondiale Word Woman Talent System, è stata anche invitata a Panama per il quarto congresso internazionale di donne leader, dal 14 al 17 settembre, per esporre la sua produzione letteraria. Un’ulteriore conferma del tangibile impegno sociale e letterario della D’Auria, che con la sua scrittura pluripremiata è stata insignita del titolo di ambasciatrice della cultura-Premio L’Azalea. E' stata anche candidata al Premio Strega Poesia 2023 con la silloge poetica "I colori di Kiev". Convinta sostenitrice della pace, dei diritti e delle libertà, è impegnata nel sociale, nella rete di scopo di enti e associazioni quali Lions, Fidapa, "Achille Basile Le Ali della lettura", "Dateci le Ali", "Libera dalla Violenza", per promuovere numerose iniziative benefiche a favore delle donne vittime di violenza e dei bambini.