AL VIA IL PROGETTO FOTOGRAFICO DELLA LEGALITA' "PROGRESSO NON PUBBLICITA'"

Il Sindaco Claudio D'Alessio stempera le polemiche suscitate dai dipendenti comunali per una frase pronunciata dal giudice Paolo Borsellino e utilIzzata dall'artista: "Chi lavora non deve ritenere un'offesa le parole pronunciate dal magistrato"
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Gli scatti anticamorra da oggi sono in mostra sotto il cielo di Pompei. Otto gigantografie in pvc, sistemate in via permanente su edifici di proprietà comunale, vanno ad arredare il territorio ricordando che ?solo attraverso la conoscenza della realtà si può scindere il bene dal male, il sano dall?insano?.

Uno degli otto slogan utilizzati dall'artista ha suscitato perplessità tra i dipendenti pubblici. Le parole scritte sullo stricione affisso a Piazza Schettini sono del giudice atimafia Paolo Borsellino. I dipendenti comunali si sono sentiti offesi nel leggere la celebre citazione del magistrato ucciso dalla mafia.

Il Sindaco di Pompei Claudio D'Alessio ha tenuto a precisare che: "Tale affermazione non è offensiva per nessuno. Ritengo che i dipendenti del Comune di Pompei sono dei gran lavoratori e le parole citate dal giudice Borselllino sono un invito a fare il proprio dovere e a rispettare la legge". 

Il progetto interessa siti significativi della città, importanti sia dal punto di vista sociale che civile.

Una volta giunti a Pompei, venendo da Napoli, ci si imbatte nei primi due slogan posti ad ambo i lati del cavalcavia di Viale Mazzini.

Su di uno si condanna il sopruso e si sostiene il duro lavoro necessario per la realizzazione dei veri sogni; sull?altro, si ricordano le parole di Giovanni Falcone, il suo coraggio e la sua lotta senza tempo.

Proseguendo verso il centro, in piazza Schettini, un?immagine si impone sulla coscienza giovanile, gridando che il divertimento non passa per la camorra.

L?edificio che ospita l?ampio banner, di circa 120 mq, è sede delle scuole elementari del Primo Circolo, invita a riflettere sull?onestà del lavoro e sui principi che la sostengono.

Il percorso visivo termina nella parte meridionale della città con un intervento sullo stabile della ex Pretura in via Lepanto.