Nocera Inf: DISAGIO MINORILE, CONVEGNO DELL'AMI

Tra i partecipanti al dibattito, gli avvocati Errico Santonicola e Alba De Felice(in foto)
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In tempi critici come i nostri, in cui troppo spesso sentiamo parlare di minori che insorgono contro loro coetanei, e non, mettendo in atto violenze psicofisiche degne dei peggiori delinquenti, è necessario che professionisti competenti s’incontrino per riflettere sulle cause e gli aspetti di tali...

atteggiamenti, al fine di trovare una soluzione al problema. Questo è, in sostanza, ciò che è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 6 novembre presso la sala consiliare del Comune di Nocera Inferiore, location scelta per il convegno “Disagio minorile - Aspetti giuridici, etici ed educativi - ipotesi di sinergia tra scuola, famiglia e società”. Il dibattito è stato organizzato dal Comune di Nocera Inferiore, dall’International Inner Wheel - Club di Nocera Inferiore e Sarno - Distretto 210 Italia, e dall’Ami - Associazione Matrimonialisti Italiani - per la tutela delle persone, dei minorenni e delle famiglie. Inoltre, all’organizzazione dell’incontro hanno collaborato l’Associazione Italiana Diritto & Cultura, il Rotaract Club Nocera Inferiore, il Rotary International Club Nocera Inferiore, l’Associazione Massimo Li Pira Onlus, e l’Isppref - Istituto di Psicologia e Psicoterapia Relazionale e Familiare. Probabilmente mai un’aula consiliare ha accolto così tanti giovanissimi come quelli presenti all’evento di giovedì scorso. Intere scolaresche, moltissimi insegnanti, genitori preoccupati, addetti ai lavori e gente curiosa, questa la platea che si poteva ammirare al convegno. Circa quattro ore di dialogo tra i personaggi, tutti autorevoli, intervenuti alla serata, introdotta e moderata dall’avvocato Errico Santonicola, presidente dell’Associazione Italiana Diritto & Cultura. Il sindaco Antonio Romano e l’assessore alla cultura Maria Laura Vigliar, entrambi componenti dell’attuale amministrazione nocerina, hanno fatto gli onori di casa partecipando ai saluti iniziali, protagonisti dei quali sono stati alcuni tra i maggiori esponenti del tribunale della città e degli enti collaboratori. Interventi significativi, per comprendere a fondo la realtà che ci troviamo di fronte ogni giorno, sono stati quelli della professoressa Rosa Petrosino dell’Associazione Massimo Li Pira, e del maresciallo capo Giovanni Russo dei Carabinieri di Nocera Inferiore. Ma il dibattito è entrato veramente nel vivo quando, a turno, hanno preso la parola i relatori, esponendo le loro personali esperienze e competenze, insieme naturalmente al loro punto di vista sul tema. A tal proposito, sono intervenuti il dr Amedeo Sessa, magistrato di cassazione e sostituto procuratore presso il tribunale nocerino; il dr Vincenzo Starita, giudice del tribunale per i minorenni di Salerno; l’avvocato Alba De Felice, presidente dell’Ami - sezione Agro Nocerino Sarnese; e il dr Sergio Maria Maresca, psicoterapeuta e direttore scientifico dell’ Isppref. Il convegno ha avuto toni volutamente pessimistici e provocatori per trasmettere la gravità dei disagi vissuti dai minori, i quali, giorno dopo giorno, accumulano dentro di sé forte rabbia e sofferenza, finendo per esternarle nei modi peggiori, tra cui il più comune è l’aggressione del prossimo. E se, da un lato, neanche un incontro fatto da così illustri presenze riesce a chiarire se la colpa sia dei genitori, della società o dell’eccessiva demagogia del sistema giudiziario nei confronti degli imputati (come ha affermato il dr Sessa), dall’altro lato, è sembrato evidente che l’unica soluzione al problema sia una sinergia tra i vari ambienti e professionisti che vengono a contatto con il minore durante la sua crescita. <<Io che, per lavoro, mi trovo faccia a faccia con il tema disagio minorile praticamente ogni giorno - ha spiegato l’avv. Alba De Felice - posso affermare con certezza che esiste un collegamento tra quest’ultimo e la crisi della famiglia, che porta quasi sempre all’incomunicabilità tra i componenti del nucleo familiare. Quando i genitori si separano, trascinano in tribunale figli vistosamente amareggiati, confusi, arrabbiati che spesso reprimono questi loro sentimenti così forti per poi trovare sfogo più tardi in svariate forme di violenza verso gli altri ma anche verso se stessi. Al fine di evitare che un ragazzo possa vivere tali disagi e perdersi nel peggiore dei modi, è necessaria una collaborazione tra gli specialisti (avvocati, psicologi, relatori familiari, insegnanti scolastici, ecc.) che seguono lo specifico caso>>. Questa la conclusione principale del convegno, condivisa da tutti i presenti. Ottimismo e fiducia, quindi, verso una stretta collaborazione tra le parti coinvolte in situazioni a rischio che possano divenire in qualche modo disagevoli per i minori in causa. Rossella Varone