SCAFATI, DEFICIT STRUTTURALE. ALIBERTI: “DOPO UN ANNO DI SACRIFICI, OGGI, I NUMERI CI PARLANO DI UN COMUNE PIU’ STABILE”.

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Dopo le difficoltà riscontrate lo scorso anno, quando a causa dei mancati trasferimenti da parte del governo regionale e del mancatoincasso dei tributi, fummo costretti a dichiarare il Deficit strutturale dell’Ente, oggi, possiamo affermare, con grande soddisfazione, che il Comune sta risalendo la china e i conti stanno tornando alla normalità.

Oggi, siamo tra i pochi comuni d’Italia ad occupare posizioni positive nel trend generale di crisi dovuta ai tagli del governo centrale e del regime sempre più restrittivo del Patto di Stabilità.

Questi i numeri: al 31 dicembre del 2015 l’incasso dei tributi era pari al 14%; ad ottobre 2016, a seguito di verifiche, risulta che la percentuale di tributi incassata è pari al 26%, pertanto, contiamo di raggiungere il 40% per la fine dell’anno. (residui attivi annualità in corso).

L’altro parametro che determinò il deficit era l’anticipazione di cassa, che la legge prevede non debba superare il 5% del Bilancio complessivo. Percentuale sforata da questo ente, lo scorso anno, per anticipare i fondi che avrebbe dovuto trasferire la Regione Campania, fino a raggiungere la percentuale del 7,5%. Anche questo parametro, ad oggi è inferiore al 5% con un’anticipazione di cassa che si mantiene costante sotto i 2 milioni di euro.

Sono solo numeri. E’ vero. Potrebbero sembrare, questi, discorsi fumosi, ed invece, sono la dimostrazione concreta di una politica di austerity che ha saputo rientrare dal deficit, pur non rinunciando alle opere pubbliche, ai servizi sociali, alla cultura e ai servizi essenziali. Una politica che è riuscita a risanare i conti pubblici, anche grazie ai cittadini onesti e sensibili al problema. Una politica che ha riportato il Comune, insieme a pochi altri, sul podio della stabilità e della solidità.