ROMA, IL TEATRO TRASTEVERE PRESENTA "CASSANDRE, LE VOCI INASCOLTATE" DI GIANNI QUINTO

Dal 12 al 15 novembre 2015 al Teatro Trastevere con la Regia di Marco Simeoli. Interpreti: Lorenzo De Angelis, Francesco Mantuano, Sonia Merchiorri e Con la partecipazione di Giovanni Carta
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Marco Simeoli con una regia giovane e piena di ritmo porta in scena al Teatro Trastevere dal 12 al 15 novembre, dei messaggi importanti in un’epoca così povera di risposte di senso.

Il testo presenta una struttura varia, una grande possibilità di gioco e di alternanza fra ruoli e situazioni. Una tematica forte: urlare la verità visibile a tutti ma capita da pochi.

Uno spettacolo intelligente, socialmente importante, senza mai essere didascalico, con un cast di giovani attori che sanno condurre per mano lo spettatore attraverso diversi ‘spaccati’ della storia del nostro Paese. 

TRAMA - Il tema affrontato è il ‘fenomeno Cassandra’ e prende in esame tutte quelle persone che non sono state ascoltate, solo perché prevedevano verità troppo scomode, che si preferiva nascondere. Si alternano quindi diverse situazioni e ambientazioni che permettono di collocare ciascun personaggio ‘profetico’ nella sua epoca e nella struttura sociale che ha caratterizzato lo sviluppo del suo lavoro. Ogni cambio di ambientazione è traghettato dagli attori, che svestono la parte dei personaggi per accompagnare il pubblico in una nuova situazione. 

NOTE DI REGIA - Partendo dal mito di Cassandra, la veggente figlia di Ecuba e di Priamo re di Troia, nel testo vengono analizzate varie figure della storia, tutte caratterizzate dalla medesima maledizione: dire la verità e non essere creduti.

Lo spettacolo presenta da subito Cassandra, riportando sinteticamente tutto ciò che la letteratura italiana e non ci ha fornito su questo misterioso e affascinante personaggio (Euripide, Omero, Foscolo, Ariosto, Wolf).

Successivamente il pubblico viene traghettato alla fine del XVI secolo, in particolare nel giorno della condanna di Giordano Bruno, frate domenicano, filosofo, scrittore, condannato dall’Inquisizione cattolica per avere conciliato il concetto di Dio e di Natura in un'unica realtà da amare e avere formulato per la prima volta il concetto di unità di pensiero e materia.

Altro personaggio forse meno conosciuto ma non per questo meno importante è Tina Merlin, la giornalista bellunese che ha cercato, urlando e denunciando con la sua voce e i suoi articoli, di impedire la strage del Vajont.

Rimanendo sul tema di protesta e denuncia a livello sociale troviamo Pier Paolo Pasolini, "un romanziere, un regista, un saggista con un'attenzione alle problematiche sociali di questo Paese quasi patriottica" per dirla con le parole di Alberto Moravia.

Vera protagonista dello spettacolo però è la parola: si riportano fedelmente scritti, interviste, articoli dei personaggi sopra citati e di tanti altri ancora, in un continuo alternarsi di situazioni, di salti d’epoca (tutti ben specificati e comprensibili) come un enorme vortice, un insieme di urla silenziose che non possono trovar sfogo. A culmine di tutto ciò, il finale, drammatico, senza possibilità di recupero, rappresentato dalla poesia "Cassandra" della poetessa polacca Szymvorska, Nobel 1996 per la letteratura. Tutti i temi sono affrontati con leggerezza e ironia: gli stacchi più quotidiani e moderni, il dialogo diretto degli attori col pubblico concedono grandi momenti di alleggerimento e risata. Aleggia sempre però nell’aria l’ineluttabilità del destino. Per quanto possano aver gridato e cercato di far aprire gli occhi, questi uomini e queste donne non sono riusciti nel loro intento. Uno spettacolo che potrebbe essere continuamente "in fieri ", per dar voce a tutti coloro che non l’hanno mai avuta. Marco Simeoli. 

TEATRO TRASTEVERE Associazione culturale

Via Jacopa de’ Settesoli, 3 - 00153 ROMA

info@teatrotrastevere.it - www.teatrotrastevere.it

Orario Spettacoli: feriali ore 21 - festivi ore 18

Biglietti: intero 10,00 euro – ridotto 8,00 euro

Informazioni e prenotazioni: 06.5814004 (dalle 19.00)