SALERNO, PROCESSO A MEDEA: IN SCENA ANCHE RODOLFO MARIA SABELLI, PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

letto 1405 volte
sabelli.jpg

Dal dramma classico alla simulazione processuale. Venerdì 11 dicembre 2015, ore 18,00, al Teatro Augusteo di Salerno andrà in scena “Medea: madre omicida o moglie tradita?” In questo particolarissimo allestimento del dramma tratto dalla tragedia di Seneca Medea è processata - da veri magistrati ed avvocati - impegnati con il pubblico a stabilire una sentenza giusta in un caso difficile, connotato da un dubbio amletico: "siamo di fronte ad una madre omicida o ad una moglie tradita?”. E’ questo il tema che la performance, affronta, con tutti i dubbi, le accuse, le attenuanti del caso.

In scena l’attrice Flora Giannattasio nei panni di Medea; il magistrato Rodolfo Maria Sabelli, presidente dell’ANM, per l’accusa; l’avvocato Giovanni Sofia, responsabile LA.RE.C. Sezione Salerno, per la difesa; la corte è rappresentata dal magistrato Vincenzo Siani, presidente della sezione penale del Tribunale di Salerno, dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi, docente di latino e greco e dal magistrato Fabio Zunica, referente Scuola Superiore Magistratura – Distretto di Salerno.

Narrazione della prof.ssa Paola Volpe, ordinario di Letteratura greca all’Università degli Studi di Salerno. Coordina Antonio Manzo, giornalista del quotidiano “Il Mattino”.

Alla conclusione del processo e prima della lettura della sentenza, verrà proposto un dibattito con gli spettatori: anche loro emetteranno un verdetto che però non avrà alcuna influenza su quello della Corte.

Quella di Medea è una vicenda antica ma densa di modernità, che riscuote sempre grande attenzione”, ha affermato l’avvocato Sofia “il rapporto della donna nella società e conseguentemente con la famiglia ed i figli, desta sempre molto interesse, specie oggi che quotidianamente apprendiamo di tragiche vicende simili a quelle di Medea”. Ingresso gratuito.