PASQUALE SABBATINO: APPELLO PER UN MUSEO D'ARTE POPOLARE

L'assessore alla cultura di Pompei lancia la proposta nel corso del convegno 'Lo cunto di Napoli. Da Salvatore di Giacomo a Peppe Barra'
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Un appello alla Regione, e alle istituzioni tutte, per la creazione di un museo di arte popolare. È la proposta lanciata questa mattina a Pompei dall?assessore alla cultura Pasquale Sabbatino, nel corso del convegno ?Lo cunto di Napoli. Da Salvatore di Giacomo a Peppe Barra?. Un evento che ha visto la partecipazione di tanti tra ragazzi e cittadini pompeiani e non solo, ma che, soprattutto, ha avuto l?onore di ospitare il maestro Peppe Barra. La proposta per un museo di arte popolare nasce da alcuni considerazioni. Nel secondo novecento, in particolare dagli anni settanta in poi, la vita culturale a Napoli e in Campania è stata segnata dall?interesse per le diverse manifestazioni dell?arte popolare, con il risultato di stimolare la ricerca dei molteplici linguaggi e la raccolta degli oggetti d?arte. Protagonisti come Roberto De Simone, Concetta e Peppe Barra, gli artisti della Nuova Compagnia di Canto Popolare e di altre formazioni musicali, docenti universitari, giornalisti e studiosi hanno dato un contributo determinante per la conservazione e valorizzazione delle varie forme di espressione popolare. I materiali individualmente raccolti e in molti casi conservati in abitazioni private corrono il rischio del deperimento e della dispersione, se non si interviene con l?elaborazione  progettuale e la realizzazione di un Museo di Arte Popolare, di cui deve farsi carico innanzitutto la Regione Campania, in sinergia con il Ministero dei Beni Culturali.

 Il Museo di Arte Popolare può svolgere significativamente le funzioni di:

  1. Catalogazione multimediale ed esposizione dei prodotti d?arte popolare, che artisti, studiosi e appassionati hanno raccolto nel corso degli anni;
  2. Archivio sonoro e audiovisivo (con le sezioni nastroteca e discoteca): ricerche sul campo, interviste, documentari, registrazione di concerti, balli e musica folclorica;
  3. Galleria delle immagini (fototeca e film-videoteca sulle feste e tradizioni popolari).
  4. Raccolta dei manoscritti (scritture popolari, copioni, lettere);
  5. Biblioteca (leggende, fiabe, racconti e testi sulle tradizioni popolari), con catalogo consultabile online;
  6. Centro per l?osservazione e lo studio dell?arte popolare, con promozione di seminari, convegni, lezioni, assegnazione di borse di studio e assegni di ricerca ai giovani che vogliono approfondire le tematiche dell?arte popolare.

Inoltre, il Museo di Arte Popolare deve operare in sintonia con l?Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (subentrato alla Discoteca di Stato), che svolge il compito di sviluppare le linee guida nell?ambito della conservazione dei beni sonori ed audiovisivi, di collaborare con altre istituzioni nazionali ed internazionali e infine di promuovere approfondimenti tecnico-scientifici. Di fronte all?urgenza di un intervento oramai improcrastinabile, le forze culturali lanciano un accorato appello alle istituzioni politiche per l?elaborazione di un progetto e la realizzazione in tempi ragionevoli di un Museo di Arte Popolare nell?ambito della Regione Campania.A sottoscrivere l?appello sono stati: il maestro Peppe Barra, il sindaco di Pompei, Claudio D?Alessio, Pasquale Sabbatino (Direttore del Dipartimento di Filologia Moderna, Università degli Studi di Napoli Federico II), Toni Iermano (Università di Cassino), Giuseppina Scognamiglio (Università degli Studi di Napoli Federico II), Pierluigi Fiorenza (giornalista)