O-MAGGIO A SAN FRANCESCO PRESENTA 'RADICI'

Il 4 ' 11- 18 Maggio in scena tre compagnie indipendenti
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Anche quest?anno, comeaccade da ormai ben 29 anni, la Chiesa di San Francesco dedica il mese di Maggio alla cultura e alle diverse espressioni dell?arte. Lo fa questa volta ospitando nel proprio Teatro, in collaborazione con l?Associazione ?Teatri delle Sguelfe?, la rassegna?RADICI?: spettacoli messi in scena da tre fra le compagnie teatrali indipendenti più valide nell?attuale panorama campano.

L?iniziativa si pone innanzitutto l?obiettivo di proporre forme di linguaggio cui l?utenza scafatese non ha avuto ancora la possibilità di potersi accostare; il titolo della rassegna non è infatti casuale: gli spettacoli sono tutti caratterizzati per la derivazione dalla cultura partenopea e per il modo con cui rielaborano la cultura e il linguaggio napoletano.

?Si tratta di un forte segnale di apertura verso la città ? ha affermato il parroco, Don Peppino ? ed è questa un? importante occasione per uscire dalla vita liturgica ed entrare in ambienti a cui normalmente non possiamo arrivare. Il Teatro di San Francesco non si occupa soltanto di prosa o di avanspettacolo ma essendo un teatro giovane ha sempre compiuto tentativi di questo tipo e vogliamo continuare a sperimentare perché Maggio ci dà la possibilità di ascoltare i diversi modi di esprimersi?.

Questo il programma della rassegna:

04/05 Teatro nel baule: ?Uno, doie, doie e ?mmiezo, tre? Pulicinè?.

Con: Sebastiano Coticelli, Simona Di Maio, Giorgia Guarino, Dimitri Tetta.

Vincitore del premio ?Miglior spettacolo? al festival della Luna Piena 2011.

La storia è tratta da un testo classico di teatro dei burattini ?Pulcinella, Teresina e la morte? e lo spettacolo è strutturato secondo quelle che sono le caratteristiche tipiche di uno spettacolo di guarattelle; lo scopo è di riuscire a riprodurre con attori in carne ed ossa i gesti ,il linguaggio e le movenze tipiche dei burattini.

11/05 Teatro di legno: ?La parola madre?.

Con: Fedele Canonico, Domenico Santo, Salvatore Venerusio.

Scritto e diretta da: Luigi Imperato e Silvana Pirone.

La storia è tratta da un romanzo di Alberto Savinio e lo spettacolo si propone di esplorare il mondo materno attraverso tre interpreti maschiliche recitano donne. Un rituale reiterato di gesti e situazioni di una madre che attende in figlio dopo quindici anni di assenza ed un monologo allucinato della donna che rivelerà tutta la sua solitudine nel nascondere un segreto profondo e impronunciabile.

18/05Teatro delle sguelfe: ?Piccole tragedie minimali?.

Con: Cinzia Annunziata, Tiziana Cilumbriello, Valeria Impagliazzo.

Regia: Eduardo Zampella.

Lo spettacolo trae origine da uno studio sulla scrittura di Annibale Ruccello, compianto autore stabiese in grado, nonostante la sua morte precoce, di rivoluzionare il linguaggio del teatro napoletano. Si tratta di piccole tragedie dedicate a storie quotidiane di donne comuni, troppo spesso tralasciate e dimenticate per lasciar spazio ad eroine e protagoniste di miti e leggende.