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Prisco Cutino21:13
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UF.ST. MTN COMPANY21:03
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UF.ST.FdI CAMPANIA20:34
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PK COMMUNICATION19:24
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Monica De Santis17:39
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UF.ST.COMUNE DI SCAFATI01:18
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ANTONIO POLLIOSO00:40
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Marco Pirollo19:43
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UF.ST.FdI CAMPANIA00:56
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Aliberti, facebook00:43
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Monica De Santis20:41
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uf.st.P.A. Pompei20:13
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UF.ST.CARMINE AMATO01:27
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PK COMMUNICATION01:18
GRANDE SUCCESSO PER LA COMMEDIA "NU BAMBINIELLO E TRE SAN GIUSEPPE"
Tutto esaurito e pubblico divertito. Un angrese nel cast.Straordinario successo di pubblico per
l'esilarante commedia teatrale Nu
Bambiniello e tre San Giuseppe? di G. De Maio e N. Masiello?, andata in scena domenica 27 gennaio al Cineteatro S. Pietro di Scafati e
presentata da La Compagnia stabile due Ragazzi ?Felippo Sgruttendio de
Scafato Onlus? con il Gruppo Scugnizzi. Uno spettacolo, in due atti, basato sulla
comicità dell?equivoco, esaltato dalle ottime performances degli attori che
hanno dato vita ad una serie di variopinte gag, imprevisti, giochi
linguistici arricchiti gradevolmente dal dialetto partenopeo che ha catturato
il pubblico in sala trascinandolo in briose risate. Circa
cinquecento, infatti, le persone che hanno abbracciato con scroscianti
applausi la compagnia teatrale, tributandone un più che meritato successo.
L?opera, per la regia di Enrico Donnarumma, documenta il passaggio da
una cultura contadina, ignorata dai giovani, ad un'organizzazione di vita più
attuale che entra in contatto con il cinema e la grande città. Protagonista è
una famiglia in cui le donne sono vittime di uomini sciocchi e violenti, alle
prese con il dramma della ragazza incinta che mette in risalto la difficile
situazione di tante ragazze-madri. La vicenda si svolge agli inizi degli anni
'60 in un piccolo paesino di Napoli, dove Carmelina, spinta dalla madre
Eleonora, per sfuggire ad una realtà claustrofobica e provinciale, si reca a Cinecittà e contrariamente ai sogni
che aveva riposto nel mondo scintillante del cinema, si ritrova protagonista di un volgare film hard. La
ragazza verrà così bollata dai compaesani come svergognata e quando scoprirà di
essere incinta, il padre del nascituro sarà incerto per tutti: si tratterà del
vero amore della ragazza, Giovanni, costretto ad emigrare in Germania per
guadagnarsi da vivere, o dei tre giovani
del villaggio che si assumeranno la colpa? Un ribaltamento di situazioni picaresche mantenute vive sia dai
meccanismi narrativi e scenici che, dalla sempre verde comicità
napoletana. Gli attori Gianfranco
Esposito, Carolina Marra, Alessia Ferrara, Ilaria Mascolo, Antonella
Carotenuto, Sara Mascolo, Antonella Carotenuto, Daniele Fedele, Francesco
Costiero, Alfonso Iovane, Alessandro Moccia, Alessandro Guicciardini, Simone Capoluongo, Pasquale Parisi, Francesco
Forino, Francesca Coppola con grande verve comica, si sono calati nella parte senza tradire alcuna
emozione, con la grinta tipica di attori consumati. L'opera è stata offerta
attraverso una chiave di lettura molto spassosa e con un'ottima ambientazione
di scenografie, semplici ed efficaci, così come i costumi e i trucchi. La ?Compagnia
Stabile dei Ragazzi Filippo Sgruttendio de Scafato?, fondata nel 1985,
prende il nome dall'antico autore di Teatro, appunto Sgruttendio, conosciuto
dal responsabile del gruppo Salvatore Rosano, a seguito dell?incontro
con Luigi Cuomo poeta di Scafati. Interessanti i progetti della compagnia da
sempre impegnata a coinvolgere i giovani in esperienze teatrali e musicali
divertenti, ma con finalità educative. Nel cast anche il giovane regista e
sceneggiatore angrese Gianfranco Esposito balzato agli onori della
cronaca cinematografica per aver partecipato come assistente alla regia della
trionfale pellicola ?Benvenuti al Sud?, diretta da Luca Miniero. Importante anche il suo intervento nella
produzione di ?Into Paradiso?, film diretto da Paola Randi e di ?Nauta?,
per la regia di Guido Pappadà con Luca Ward. Gianfranco ora anche in veste di
attore, si occupa inoltre di cortometraggi, sceneggiature e realizzazioni di spot pubblicitari, esprimendo in modo concreto il suo
innato talento artistico. ?Nel percorso che ho deciso di seguire,-ha
dichiarato Gianfranco Esposito - questa esperienza era per me
tanto fondamentale quanto assente. Quindi, dopo essermi cimentato con la
scrittura e la regia di piccole cose, sono voluto andare dall'altro lato, per
cercare di capire cosa succede nella mente di un attore e cosa il regista deve
fare per ottenere il meglio. Nei quattro mesi in cui ho affiancato la compagnia
ho imparato molto più di quanto mi aspettassi. Ma al di là dell'aspetto
?professionale?, tutto ciò che comporta preparare lo spettacolo ed essere sul
quel palco è un'esperienza umana che, oltre a renderti più vivo, lascia
sicuramente il segno dentro di te. E di questo ringrazio tutta la compagnia
che, pur non conoscendomi, ha accettato il mio ingresso nella commedia a suo
rischio e pericolo, offrendomi l'occasione di sperimentare e di divertirmi.
E poi imparare a recitare e a stare dall'altro lato del sipario o della
macchina da presa può sempre tornare utile. Metti che divento famoso e mi
chiama Marzullo in tv... ?.