INQUINAMENTO DEL FIUME SARNO, IL DDL PROPOSTO DAL COMPIANTO PROF. ORTOLANI PASSA ALLA COMMISSIONE AMBIENTE DEL SENATO

PROF.FRANCO ORTOLANI, ORDINARIO DI GEOLOGIA PRESSO L'UNIVERSITA' FEDERICO II, SENATORE DEL M5S, ESPERTO AMBIENTALISTA
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Il 3 Aprile del 2019 intervistai il compianto prof. Franco Ortolani, ordinario di geologia all’Università Federico II di Napoli. Il professore, amico del sottoscritto, geologo, mi rilasciò questa intervista a proposito del fiume Sarno e del suo inquinamento e di ciò che si sta facendo o si farà per riportarlo ad una situazione di vivibilità.

Oggi veniamo a sapere dalla moglie, nonché ambientalista come il marito, che “I monti di Sarno, che rappresentano uno dei santuari dell'acqua potabile, indicato da mio marito Franco Ortolani, Senatore del M5S, nella sua mozione al Senato, che è diventato DDL con le integrazioni fatte da me in collaborazione con i senatori firmatari. Ovviamente c'è tutto un grande studio alla base e ne parleremo nel prossimo convegno che, penso, si potrebbe fare a settembre. Intanto, vi porto a conoscenza che il DDL Ortolani, con atto parlamentare del Senato della Repubblica del 21 gennaio 2020 (n.1671), è stato presentato alla Presidenza del Senato e assegnato in sede referente alla Commissione Ambiente. Tra poco, pandemia permettendo, sarà legge nazionale ORTOLANI. Ci siamo!”.

Ripropongo la mia intervista al mio amico, prof.Franco Ortolani (articolo letto 523 volte)

INQUINAMENTO DEL FIUME SARNO: 400 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER RISOLVERE IL PROBLEMA

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CI RIVOLGIAMO ALL'ESPERTO, IL PROF.FRANCO ORTOLANI, ORDINARIO DI GEOLOGIA PRESSO L'UNIVERSITA' FEDERICO II, SENATORE DEL M5S

Ci rivolgiamo all'esperto, ambientalista da sempre, oggi Senatore della Repubblica per il M5S, prof. Franco Ortolani (nella foto).

MEZZOSTAMPA: Senatore Ortolani, per molti anni abbiamo cercato di risolvere il problema Fiume Sarno, affidando il suo risanamento al Generale dei Carabinieri Iucci. Ebbene, nonostante l'impegno del Commissario Iucci, il problema, purtroppo, non è stato risolto, sia per le pastoie burocratiche, sia perchè non si è mai voluto colpire i responsabili dell'inquinamento. Come mai non si è concluso niente o quasi per risolvere il problema Sarno?

ORTOLANI: Intanto vi ringrazio perchè il vostro giornale mostra sempre attenzione ai problemi ambientali, poi, vedete, le leggi per evitare l'inquinamento esistono, solo che non sono rispettate, e non sono fatte rispettare. Si può dire da decine d'anni uno scambio reciproco e sottinteso tra economia malata, lavoro e inquinamento ambientale. 

MEZZOSTAMPA: Noi sappiamo che si sa bene chi e cosa inquini il Fiume Sarno, ma non sappiamo cosa sia stato fatto per colpire e gli inquinatori e gli inquinanti. Senza parlare degli esondamenti. Che ci può dire?

ORTOLANI: Era il 1981, 38 anni fa, quando facemmo una ricerca per scoprire come mai il Sarno fosse inquinato. 
Percorremmo i corsi d'acqua del bacino, un osservatore in destra e uno in sinistra orografica, cartografando tutte le immissioni di acqua inquinata. Si definì un quadro semplicemente catastrofico, verificabile, che avrebbe consentito di individuare i responsabili dell'inquinamento e avviare interventi necessari per il risanamento. Questo...ahimè...38 anni fa! MA NULLA E' CAMBIATO! STRANO.

Altro problema è la sicurezza idraulica. Altra cosa sono le colate di fango.

MEZZOSTAMPA: Professore, inquinamento vuol dire anche malattie, casi di tumore che aumentano, specialmente nelle zone attraversate dal Fiume Sarno.

ORTOLANI: Certo, il disinquinamento dell'acqua vuol dire garantire il diritto alla salute. In superficie l'acqua fluviale inquinata scorre sulle rocce che contengono falde sotterrane importantissime che reggono tutta l'economia della lavorazione e trasformazione dei pomodori in prodotto di qualità come il pelato. Si tratta del 50% della produzione nazionale del pelato che si può fare solo nell'Agro nocerino sarnese, valle della Solofrana e della Cavaiola grazie alle falde citate che garantiscono prelievi di circa 50-70 milioni di metri cubi di acqua potabile dal sottosuolo in circa 2 mesi.
Il risanamento delle acque del Sarno rappresenta una esigenza per conservare e tutelare l'assetto socio economico dell'area. E' un problema di importanza nazionale. E' il primo problema da risolvere perchè riguarda la salute delle popolazioni che affacciano sul Fiume Sarno.

MEZZOSTAMPA: Senatore, noi speriamo che lei, esperto ambientalista affianchi il Ministro Costa nella risoluzione del problema. Non basta sganciare soldi, finanziare, c'è bisogno anche di controlli seri, purtroppo, bisogna colpire gli inquinatori e le fabbriche che inquinano, ma seriamente, non a parole, e stare attenti che questi 400 milioni di euro non prendano altre strade.

ORTOLANI: Cari amici di Mezzostampa, purtroppo, non dipende da me affiancare il Ministro Costa, ma voi ed io ce ne occuperemo ancora e terremo vivo il problema. Da parte mia, voi che mi avete seguito sempre, e il geologo che avete tra i vostri redattori, Prisco Cutino, lo sa bene che mi occuperò ancora del problema. Vi ringrazio. Alla prossima.