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UF.ST.OR.S.A. AUTOFERRO-TPL CAMPANIA00:01
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Antonio Abate23:30
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Prisco Cutino19:17
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Portavoce Polizia di Stato23:58
CONVEGNO SU "IL VESUVIO: PASSATO, PRESENTE, E FUTURO"
Grosso successo di pubblico al convegno organizzato dai lions di Pompei Host e Castellammare Terme
« Non posso darvi una descrizione più precisa della sua forma se non paragonarla a quella di un albero di pino; infatti si elevava a grande altezza come un enorme tronco, dalla cui cima si disperdevano formazioni simili a rami. Sembrava in alcuni punti più chiara ed in altri più scura, a seconda di quanto fosse impregnata di terra e cenere. » |
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(Plinio il Giovane) |
Ecco cosa scriveva Plinio il giovane quando, insieme a suo zio, Plinio il Vecchio, videro la nube di cenere che si elevava sul Vesuvio per circa 20 km.
Si dirà: "Ancora un convegno sul Rischio Vesuvio?". Sì, è vero, è così, e non è mai abbastanza discutere di questo minaccioso vulcano, che se davvero erutterà, provocherà, forse, un'altra Haiti, peggio sicuramente, considerando il milione di persone che gravitano sotto al Somma-Vesuvio. Ben vengano quindi le discussioni, e se a discuterne sono eminenti ricercatori, allora è ancora meglio e più interessante. Bisogna mantenere alta l'attenzione, perché la tendenza fatalistica è quella di considerarlo una presenza che sta lì, senza avere più la percezione del pericolo incombente. Ecco perché, dopo sette anni, i lions di Pompei Host e di Castellammare Terme, hanno riproposto la discussione su questo
Ecco il Vesuvio, un tempo verdeggiante
di folte vigne, un tempo produttore
d'un eccellente vino: questo è il monte
che Bacco amò più dei colli di Nysa:
su queste balze i satiri danzarono
in coro. E questa fu Pompei, città
prediletta da Venere, a lei cara
più della stessa Sparta,
e questa fu Ercolano, dedicata
al nome del grande Ercole.
Vedi, ora tutto è annerito, sommerso
dal fuoco e dalla cenere: gli Dei
si pentono di quello che hanno fatto.
(versi tradotti da Cesare Vivaldi)
Il convegno tenutosi presso l'hotel dei Congressi di Castellammare di Stabia, dal titolo "Il Vesuvio: Passato, presente, e futuro", è stato organizzato dai clubs lions Castellammare Terme e Pompei Host, i cui Presidenti, dott.ssa Adriana Ingenito Patriarca e ing. Federico Serafino, hanno inteso fare il punto sulla situazione attuale del Somma-Vesuvio, mettendo a confronto due personaggi del mondo scientifico: l'ing. Flavio Dobran, presidente del GVES, e ideatore del progetto "Vesuvio 2000", e il vulcanologo Giuseppe Rolandi del Dipartimento di scienze della terra dell'università Federico II, con la moderazione del geologo Prisco Cutino, addetto stampa circoscrizionale e redattore della rivista 108Ya, già organizzatore di altri due convegni sul Vesuvio. Da una parte, Flavio Dobran, ha posto sul tappeto le sue tesi sulla sostenibilità del rischio Vesuvio, tesi contrastanti la vulcanologia ufficiale. Secondo l'ing Dobran, non ci sarà il tempo di evacuare il milione di persone che gravita sotto il Vulcano e non ci sarà possibilità di avvertimento preventivo, cosa che, purtroppo, si è verificata anche in altri posti del mondo. Una tesi, questa, molto catastrofica, che è stata bilanciata dalle tesi della vulcanologia ufficiale su una evacuazione preventiva all'eruzione, secondo il Piano di Evacuazione vigente redatto dal Dipartimento Grandi Rischi e, a suo tempo, dalla Protezione Civile, con a capo l'ex sottosegretario Barberi, nel 1994. Piano di Evacuazione molto criticato dalla relazione del prof. Rolandi, che ne ha messo in evidenza le pecche e le limitazioni della zona rossa. Secondo Rolandi il Piano è stato realizzato
Prisco Cutino