OGGI 23 NOVEMBRE.....PER NON DIMENTICARE QUELLO CHE SUCCESSE NEL 1980

Un terremoto che vive ancora nei nostri ricordi....
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Domenica 23 novembre 1980, ore 19 e 34: una scossa di terremoto dell'11° grado della scala Mercalli, 6.9° della scala Richter investì una vasta zona della Basilicata nord-occidentale e numerosi territori dell?Irpinia venendo, nel contempo, distintamente avvertita dalla provincia di Matera fino a Napoli. La scossa durò un tempo infinito: 90 secondi che cambiarono radicalmente il corso della storia dei territori colpiti. In soli 90 secondi persero la vita 2914 persone, in gran parte colpite dai crolli delle proprie abitazioni e di edifici pubblici, numerose altre persone morirono nei giorni e nei mesi seguenti per le conseguenze dirette e indirette provocate dal sisma.

In totale, oltre ai 2914 morti accertati, si registrarono 8245 feriti e oltre 234.960 sfollati. Nei giorni seguenti vennero allestite in fretta e furia numerose tendopoli in tutti i territori colpiti per accogliere coloro che avevano perso tutto. Il sisma interessò un territorio di oltre 15.400 km2 su cui vivevano oltre 300.000 persone. A subire la furia della natura furono circa 687 comuni di cui 542 in Campania, 131 in Basilicata e 14 in Puglia. La maggior parte dei comuni subirono danni ingenti, circa 100 di essi furono dichiarati ?gravemente danneggiati? e altri 37 addirittura ?disastrati?. Tra questi ultimi, molto prossimi all'epicentro del sisma (di coordinate 40° 85' N e 15° 28' E), ricordiamo Conza della Campania, Teora, Pescopagano, Balvano e numerosi altri.  

Noi di Mezzostampa, pubblichiamo i ricordi di alcune persone che vissero l'evento:

Pasquale M.

Non potrò mai dimenticare quel giorno, in quella data ricorre l'onomastico di mio padre Clemente e tutto successe mentre io, mio fratello e le mie sorelle eravamo in camera a giocare tra noi preparando la base per il presepe di Natale......

 Tutto intorno tremò, vidi il muro di fronte aprirsi e nel contempo mio padre apparire, con le braccia più lunghe del solito, come aprirle a mantello per proteggerci da quello che da li a pco sarebbe potuto accadere di peggio !

 Quel minuto sembrava interminabile, anche le altre pareti si aprirono, ma il coraggio di nostro padre e l'amore di nostra mamma fecero sì che non ci spaventassimo oltremodo per quello che stava succedendo....

 Ricordi belli e brutti attraverso la mia mente ma la cosa che non dimenticherò mai è il CORAGGIO e la BONTA' di mio padre che si dimostrava sempre più GRANDE...

Peppe. M.

 Avevo poco più di 12 anni di quella maledetta sera alle 19:30 del 23 novembre del 1980, e non dimentico il panico, le urle e la paura che avevo... e avevamo tutti. Se chiudo gli occhi e penso a quella sera non dimentico nemmeno un istante di quella maledetta domenica. Spero di non vivere un'altra esperienza del genere ne per me ne per tutti.

Donatella M.

eh già proprio un ricordo di quelli indelebili e meno male che sono qui a .. ricordarlo appunto. Ero sulla poltrona nel salotto e ... a un certo punto iniziò a muoversi tutto ... avevo 11 anni ... Ricordo benissimo l'urlo di mio padre che chiamò mia mamma che era ai fornelli (non ci è voluta più stare vicino per un bel pò) e poi .. tutti sotto l'arcata della porta, e poi ricordo che iniziammo a correre per le scale con tutti gli altri del palazzo ... e ci ritrovammo fuori all'aperto ... al sicuro!!! ... Ero piccola e non comprendevo cosa fosse successo, avevo paura perchè i miei genitori ne avevano ... meno male che ero piccola! Il mio pensiero oggi che non lo sono più va a quei piccoli .. che sono rimasti tali ... in quel giorno!

Rita L.

Quella sera del 23 Novembre del 1980 avevo 7 anni e con la mia famiglia, mio padre, mia madre e il mio fratellino di 2 anni...rientravamo a Napoli da un week-end al mio paesello Monteleone di Puglia (FG) pochi km dall'epicentro. Eravamo già quasi a Mercogliano in autostrada, mio fratello ed io dormivamo sul sediolino posteriore, all'improvviso i miei iniziarono ad urlare e l'auto andava a destra e sinistra...si resero conto che non era l'auto fuori controllo ma la strada sotto che oscillava, finchè mio padre riuscì a frenare e in un lampo ci portò fuori dalla macchina. Io intontita e incredula, ma non spaventata, sentii i miei chiedersi cosa stesse accadendo, un secondo dopo sentimmo tremare l'asfalto del manto stradale...era il terremoto! Così ho conosciuto il fenomeno del terremoto e dalle 19.30 in poi di quel 23 Novembre il suo ricordo non mi ha abbandonata e chissà forse ha condizionato inconsciamente il mio percorso di vita e lavoro.

Carmela I.

 Il 23 novembre 1980 mi fu risparmiato l'orrore di quei 120 secondi (tanto mi pare durasse la scossa tellurica) poichè vivevo già al Nord ma non le conseguenze: ore, giorni e giorni in cui non sapevo che fine avessereo fatto i miei cari......non posso davvero dimenticare! Quel giorno non sarò in piazza con voi fisicamente ma col cuore e la mente sì.... commemorerò qui a casa mia il minuto di silenzio e riflessione.

Paola P.

 avevo solo 13 anni, ma ricordo tutto come in un film, ero seduta davanti al televisore e all'improvviso tutto si mise a ballare intorno a me, capii subito che era un terremoto e presa dal panico scappai giù per strada, ho dormito per settimane in macchina nonostante il freddo...avevo il terrore di stare in casa. Da quel momento ogni piccolo movimento mi fa ancora tremare

Salvatore A.

Ero seduto in cucina , a casa della mia fidanzata, 6° piano. Si giocava a poker, il mio pastore tedesco ringhiava e non capivamo il perchè, ad un certo punto il finimondo.

Maurizio V.

Avevo 17 anni e frequentavo il 3° ragioneria. Un ricordo che non riesco a cancellare,mi trovavo quella maledetta domenica a casa di mia sorella in prov. di Napoli.Ricordo che stavamo vedendo il secondo tempo di Inter..... che aveva vinto 1- 0 aspettando il goal di Oriali. All'improvviso un boato ed una lingua di fuoco nel cielo spezzò i nostri cuori. I presenti ci guardammo in faccia ammutoliti ed invece di uscire dalla porta dello stabile situato a piano rialzato ci buttammo dal lato del giardino da un muretto alto forse due/tre metri cosa da non ripetere. Poi abbiamo trascorso alcuni giorni in macchina in una zona aperta e ricordo che le scosse di assestamento ci continuavano a farci compagnia. Tornai a Nocera solo dopo alcuni giorni che tristezza sembra un paese abbandonato dopo una guerra e con calar della luce sembrava che arrivasse il coprifuoco le strade deserte, negozi chiusi e solo odore di polvere e cemento.

L'Accademia Italiana di Scienze "Terra del Vesuvio" propone per i prossimi 23 Novembre: il giorno della memoria nelle scuole e negli uffici pubblici. Commemorare il 23 novembre 1980 crediamo sia una sensata idea. Ricordarci come quel giorno ha cambiato la considerazione delle cose in ognuno di noi. Anche dopo i recenti avvenimenti, cerchiamo tutti di dare un segno di speranza sulla possibilità, che un giorno, si possano prevenire simili episodi.