MINISTRO LORENZIN: “TUMORI IN CAMPANIA DOVUTI AD UNO STILE DI VITA CANCEROGENO!”

Gli unici colpevoli dell’aumento di malattie cancerogene sono i campani e il loro stile di vita
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Dunque, i ministri Balduzzi e Lorenzin hanno subito capito qual è il problema dei campani, circa le malattie cancerogene, è dovuto agli "strani" stili di vita che hanno, e visto che i medici e i ricercatori non lo hanno ancora capito, per cui non sono in grado di correggerli, e visto che i due citati ministri sono stati reticenti e allarmistici procurando ai cittadini campani stati ansiosi in aumento, problemi di coesistenza e di esistenza, devono sforzarsi di capire dove stanno sbagliando. I due ministri non possono impunemente dichiarare che gli stili di vita campani sono sbagliati per cui essi stessi sono la causa delle loro irreparabili malattie, ma avrebbero fatto bene a blindare le discariche, anche con l’esercito, e controllare bene cosa vi si sversi.

In ogni caso, potrebbero attivare immediatamente un ferreo cordone sanitario attorno alla Campania per evitare che i cancerogeni stili di vita campani possano essere esportati nelle altre regioni. Guardandoci in giro vediamo che i Campani vivono allo stesso modo degli altri cittadini italiani. Hanno alcuni vizi, però, che li espongono al contagio cancerogeno: Hanno il vizio di respirare aria. Hanno il vizio di mangiare cibi e di bere acqua. Hanno il vizio di mangiare la pizza! Hanno il vizio di salutare dando la mano! Ecco dove sbagliano! Il "contagio" cancerogeno si può determinare quando respirando immettono nel loro fisico aria (che può essere infetta). Quando ingeriscono cibo e acqua che possono essere infetti. Quando toccano altri cittadini “infetti”.

Un Ministro non può causare “procurato allarme” e turbative alla testa dei cittadini dicendo loro che hanno stili di vita, praticamente, cancerogeni! Deve agire di conseguenza: se ha la certezza scientifica che gli stili di vita siano cancerogeni deve tutelare la salute de cittadini, deve prevenire i guai. Dica dove sbagliano e perché, e come devono agire! Subito! Altrimenti i campani non potranno più vivere serenamente sapendo di vivere con uno stile di vita cancerogeno, come ha detto il Ministro! Il Ministro quindi ha due certezze:

1.Non è detto che sia l'inquinamento ambientale la causa dei tumori!

2.Gli stili di vita dei campani hanno incidenza sulle malattie!

Un comitato ministeriale sta studiando il problema: bene! Per ora l'affermazione del Ministro, come quelle del suo predecessore, sembra un appoggio esterno alla filiera diabolica e criminale degli inquinatori ambientali! Per ora, e non è una novità dei ministri, l'unica preoccupazione del Ministro sembra essere stata quella di accusare i cittadini di avere stili di vita pericolosi e cancerogeni e quella di assolvere ancora gli inquinatori ambientali. La filiera dell'inquinamento ambientale causato da smaltimento criminale di rifiuti industriali e comunque non urbani ha una ben organizzata trafila che da alcune decine di anni ha creato una ragnatela ammorbante di legami diabolici per consentire, a partire dai produttori dei rifiuti che risparmiano enormi cifre rispetto allo smaltimento previsto dalle leggi, il trasporto e smaltimento illegale di materiali altamente inquinanti grazie alle prestazioni mercenarie e ben retribuite della malavita organizzata.

Per fare un esempio, in Campania si producono ogni anno oltre 4 milioni di tonnellate di rifiuti industriali, e vari, inquinanti che vengono smaltiti illegalmente finendo ad alimentare anche i roghi tossici. L'accertamento di un chiaro rapporto di causa (i rifiuti smaltiti illegalmente) ed effetto (i tumori) aprirebbe una via giudiziaria alle centinaia di eventi mortali che si sono finora verificati in Campania dal momento che le indagini della magistratura hanno individuato parti della filiera diabolica. Siccome la filiera diabolica e spietata parte dai produttori dei rifiuti (es. attività industriali, ecc.) sembra che ci sa la preoccupazione, da parte di questo e del precedente ministro, di non consentire il coinvolgimento dei produttori di rifiuti e di coloro che consentono in qualche modo il trasporto e smaltimento illecito dei materiali inquinanti che causano danni all'ambiente e alla salute dei cittadini campani. Risultato finale: I COLPEVOLI SONO SOLO I CITTADINI CAMPANI.