TUMORI E MORTE NELLA PIANA CAMPANA. CHI SONO I COLPEVOLI' INTERVISTA AL PROFESSORE ORTOLANI DELL’UNIVERSITA’ DI NAPOLI (PARTE II)

Ecco la seconda parte dell’intervista esclusiva al prof. Francesco Ortolani, ordinario di geologia, dell’università di Napoli
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Red.: Prof. Ortolani, mi vuole ripetere da chi è stata avvelenata gran parte della nostra terra?

Prof. Ortolani: E’ stata avvelenata dai colletti bianchi produttori di rifiuti industriali. E’ colpa loro se tra 4 e 5 milioni di tonnellate ogni anno di rifiuti industriali prodotti in Campania si dissolvono miracolosamente e vengono smaltiti in vari modi illegalmente e diabolicamente. Loro sono i responsabili del fatto che nelle ultime decine di anni volumi enormi di rifiuti altamente inquinanti, prodotti in vario modo dalle attività industriali nelle altre parti d’Italia, sono stati fatti trasportare dalla malavita organizzata in Campania e poi sparsi nel terreno, sotterrati, dispersi nelle falde. Ma la colpa è anche di chi, avendo il ruolo istituzionale di difensore dell’ambiente e della salute dei cittadini, non ha stroncato questo diabolico commercio! Anche le Istituzioni, o meglio coloro che le rappresentano, hanno contribuito all’inquinamento del territorio!

Red.: Le Istituzioni? Si spieghi meglio.

Prof. Ortolani: Le faccio un esempio, tutte le discariche pubbliche realizzate prevalentemente, ma non solo, durante l’operazione dello Stato detta “Emergenza Rifiuti in Campania”, nella cave a fossa sono un “tumore maligno infilato nel sottosuolo”! Lo abbiamo gridato a gran voce, consumandoci le corde vocali ed esaurendo molte penne, nel dire e scrivere che queste discariche sarebbero state dei nuovi e perenni giacimenti geologici inquinanti e che non sarebbe mai stato possibile risanarli! Quante volte abbiamo contrastato il criminale disegno di realizzare discariche pubbliche all’interno delle cave realizzate nelle rocce calcaree che costituiscono il serbatoio idrogeologico che alimenta ancora di acqua pura i nostri acquedotti. E adesso i responsabili, ma sarebbe meglio definirli irresponsabili dicono: “Parti del territorio sono troppo inquinate: impossibile il recupero!”. Anzi, cercano di spostare le responsabilità sulla gente dicendo: “Ma dove erano i cittadini quando gli inquinatori appestavano suolo e acqua?”. Capite? Lasciano intendere che è colpa dei cittadini se milioni di tonnellate, ogni anno, di rifiuti industriali prodotti in Campania e in altre regioni si dissolvono e vengono smaltiti in vari modi illegalmente e diabolicamente sul territorio campano. Addirittura il Ministro dell’ambiente, non ricordo se del Governo Monti o del Governo Letta, ha affermato che la colpa è dello stile di vita cancerogeno dei campani se tutto questo è stato possibile! Inaudito!! L’unica colpa di questa gente è aver votato questi politici, di sinistra o di destra o di centro, che per anni hanno fatto i distratti consentendo alla filiera criminale e diabolica di continuare a lucrare sulla pelle e sulla salute dei cittadini mettendo a grave rischio anche la salute di coloro che devono ancora nascere! Adesso stanno facendo una operazione “smarcamento”. I “responsabili” dicono: noi non c’entriamo, abbiamo ereditato un territorio devastato in parte irrecuperabile, noi non siamo i responsabili! E poi, il nesso di causalità non è ancora stato dimostrato; come è noto il territorio inquinato da rifiuti industriali e derivati fa tanto bene alla salute! Bisogna dimostrare il contrario!

Red.: Ci può fare una cronistoria di tutti i Governi che ci sono succeduti da quando, secondo lei, è iniziato questa “infernizzazione”?

Prof.Ortolani: Il Governo Italiano (Presidente del Consiglio Azeglio Ciampi) con la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 11 febbraio 1994 ha dato l’avvio istituzionale all’operazione “Emergenza Rifiuti in Campania” dichiarando lo Stato di Emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella Regione Campania. Diversi presidenti del Consiglio l’hanno gestita (Berlusconi dal 10 maggio 1994 al 17 gennaio 1995, dal 11 giugno 2001 al 23 aprile 2005, dal 8 maggio 2008 ad oggi; Dini dal1995 al 1996; D’Alema dal 1 ottobre 1998 al 25 aprile del 2000; Prodi dal 1996 al 1998 e dal 2006 al 2008), Berlusconi con un decreto legge approvato dal Governo il 17 dicembre 2009 ne ha dichiarato la fine per legge. L’ispirazione iniziale per avviare l’operazione, che si è rivelata piuttosto criminogena, in modo che fosse “protetta” giuridicamente, è stata fornita dalla legge 225 del 24 febbraio 1992 (Istituzione del servizio nazionale della protezione civile). Infatti lo “Stato di emergenza” ha autorizzato il Presidente del Consiglio dei Ministri di turno a ricorrere al “potere di ordinanza” avvalendosi di “un commissario delegato” al quale sono stati conferiti poteri straordinari da usare in deroga alle leggi vigenti. Questo è il “peccato originale” che è stato protratto per ben 15 anni dal momento che la legge 225 non indica la durata massima dello stato di emergenza ed è comprovato dal fatto che tutte le ordinanze dei vari Presidenti del Consiglio e dei vari Commissari di Governo di turno relative all’emergenza rifiuti iniziano sempre con la frase “Visto l’art. 5 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225. Infatti solo se si verificano le condizioni previste all'articolo 2, comma 1, lettera c (tutelare la integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi), il Consiglio dei Ministri può continuare a deliberare lo stato di emergenza, determinandone durata ed estensione territoriale in stretto riferimento alla qualità ed alla natura degli eventi. Il primo Commissario di Governo è stato il Prefetto Umberto Improta (dal 11 febbraio 1994 al marzo 1996). Per 8 anni si sono succeduti nella carica governativa i governatori della Campania Antonio Rastrelli (dal marzo 1996 al 18 gennaio 1999), Andrea Losco (dal 18 gennaio 1999 al 10 maggio 2000) e Antonio Bassolino (dal 10 maggio 2000 al febbraio 2004). Negli ultimi 6 anni i Commissari di Governo sono stati: Corrado Catenacci, ex prefetto (dal 27 febbraio 2004 al 9 ottobre 2006), Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile Nazionale (dal 10 ottobre 2006 al 6 luglio 2007), Alessandro Pansa, Prefetto di Napoli ancora in carica (dal 7 luglio 2007 al 1 gennaio 2008), Gianni De Gennaro, Capo della Polizia (dal 11 gennaio 2008 al 26 maggio 2008), Guido Bertolaso, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'emergenza rifiuti in Campania (dal 21 maggio 2008 alla fine dell'emergenza imposta per legge il 17 dicembre 2009). Nei primi 4-5 anni i Commissari di Governo non hanno speso molto; dal 2000 circa le spese sono incrementate notevolmente. Di quanto? Probabilmente le cifre spese equivalgono all’importo di qualche manovra finanziaria dello Stato Italiano. Si tenga presente che i poteri speciali hanno consentito di usare i soldi pubblici disinvoltamente, senza dovere osservare le leggi dello Stato Italiano che sovrintendono alla spesa pubblica. Ricapitolando, è assodato che l’Emergenza Rifiuti in Campania è stata Istituita dal Governo Italiano, è stata gestita da diversi governi, espressi da vari raggruppamenti partitici, sia mediante la nomina diretta di Commissari di Governo sia mediante il continuo finanziamento delle strutture commissariali sia mediante l’autorizzazione a usare le finanze pubbliche senza rispettare le normali leggi con i conseguenti vincoli; infine è stata dichiarata chiusa per legge sempre dal Governo Italiano. La diretta responsabilità del funzionamento dei Commissari di Governo, pertanto, è sempre stata dei Presidenti del Consiglio di turno. Se dopo circa 18 anni di costose attività non è stato risolto il problema la responsabilità è solo dei Governi che si sono succeduti che hanno “tollerato” e visto “non di cattivo occhio” le apparenti incapacità campane.

Red.: La ringraziamo per ora, e aggiungiamo però che l’inquinamento della Piana Campana risale di sicuro a più di 18 anni fa. E’ come il debito pubblico, ce lo portiamo appresso da una vita. Ma vogliamo precisare che sulla Campania e su Napoli ha governato per 20 anni il PD con Bassolino.

Caro professore, la nostra intervista non finirà qui. Abbiamo ancora molte cose da chiederle. Intanto grazie!!

Prof. Ortolani: Grazie a voi. Quando volete continueremo il nostro discorso.