Scafati: ALIBERTI DENUNCIATO DALLA SEGRETARIA COMUNALE

Incalzano le querelle in vista della scadenza degli incarichi dei capisettore
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Con lo scadere degli incarichi dei capisettore iniziano le prime schermaglie a palazzo di città. Dopo la lettera di dimissioni a firma della segretaria generale, la dott. Lucia Petti, protocollata qualche giorno fa, proprio per anticipare le presunte mosse del primo cittadino Pasquale Aliberti, arrivano anche quelle del comandante dei Vigili...

Urbani Alfredo D’Ambruosio. Per il 30 giugno, infatti è fissata la scadenza degli incarichi dei capisettore che potranno o meno essere rivisti in virtù di un principio di squadra secondo il quale chi governa è chiamato a scegliersi i suoi più stretti collaboratori. Le dimissioni della segretaria, però, non sono servite a chiudere la querelle con il primo cittadino “denunciato”, ieri mattina, alla locale tenenza dei Carabinieri proprio dalla dott.ssa Petti. Alla base del drastico gesto la “Graduatoria definitiva delle imprese artigiane ed industriali assegnatarie di aree nel secondo stralcio del PIP di via S. Antonio Abate”, oggetto di una “posta”che la stessa non avrebbe visionato per prima. La dott.ssa Petti, infatti, non avrebbe gradito il mancato passaggio della posta ricevuta dall’ente nel suo ufficio, una dimenticanza da parte del primo cittadino che, a detta della segretaria, si ripeterebbe con sistematicità da ben 40 giorni. Questa, la motivazione alla base della denuncia ai Carabinieri della locale tenenza ricevuta con sorpresa dal sindaco di Scafati. <<Non mi sembra di aver mai dato mandato esclusivo alla segretaria di ricevere la posta – commenta Aliberti - che tra l’altro viene recapitata sia alla segretaria sia nel mio ufficio. Mi chiedo come mai la segretaria non mi abbia messo al corrente del problema prima, chiarendo come suole fare una squadra che lavora insieme, la situazione. Bastava che mi chiedesse di visionare la posta e non avrei avuto problemi a sottoporgliela senza che ricorresse a tali mezzi>>. L’episodio di ieri mattina, non è stato il primo a sorprendere il primo cittadino. Anche le dimissioni di D’Ambruosio, sono giunte alquanto inaspettate tanto da lasciare in un totale sconcerto il locale comando della Polizia Municipale che nell’ambito di un’assemblea permanente ha cercato inutilmente di distogliere il Capitano dalla sua irrevocabile scelta. Un rammarico, quello dei caschi bianchi, espresso anche in una lettera esposta all’ingresso del comando e che chiede all’amministrazione comunale di indagare sulle cause che hanno spinto il comandante a questo passo non credendo alle epigrafiche parole di D’Ambruosio che rimandano a motivazioni “Personali e familiari”. Alla base di queste decisioni drastiche, influirebbe non poco l’avvicinarsi del 30 giugno e la possibilità di un cambio dirigenziale nonché la messa in discussione degli incarichi affidati dalla precedente amministrazione. Francesca Cutino