Angri: MAZZOLA SCRIVE AL PREMIER BERLUSCONI

In una missiva lunga e sentita il sindaco di Angri denuncia l'insostenibile emergenza rifuti
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Egregio Presidente, approfittando dell’occasione per rivolgerLe le mie più sincere congratulazioni per il meritato successo elettorale e per la Sua nomina al vertice della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ravviso la necessità di interpellarLa rispetto all’emergenza rifiuti, a Lei ben nota, che ha messo letteralmente in ginocchio l’intera regione Campania. Colpa di una...

  scellerata gestione amministrativa del centro sinistra alla quale, oggi, il nuovo Governo, da Lei diretto, sta tentando di porre rimedio individuando prospettive risolutive di concreta e soprattutto rapida realizzazione. RibadendoLe la gravità dell’attuale situazione nel nostro territorio regionale, mi preme porre alla Sua attenzione le difficoltà che noi Amministratori dobbiamo fronteggiare rispetto ai disagi e ai rischi che scaturiscono dalla suddetta emergenza e che quotidianamente cerchiamo di tamponare con interventi che, sappiamo bene, riescono ad “alleviare” ma non a risolvere i problemi. Mi consenta di illustrarLe l’attuale situazione “rifiuti” che si registra nel Comune che amministro, Angri, una comunità di circa trentamila abitanti incastonata nella valle dell’Agro sarnese nocerino, cerniera di collegamento tra la provincia salernitana e quella napoletana. Ad oggi ammontano ad oltre duecento tonnellate i cumuli di rifiuti addensati lungo le strade cittadine. Di battaglie finora ne abbiamo fatte tante, congiuntamente Istituzioni locali e cittadini, per evitare che l’immondizia invadesse le nostre case. Dal nostro canto, in qualità di Amministratori, abbiamo “educato” la nostra collettività a differenziare i rifiuti e lo abbiamo fatto con enormi sforzi, economici e non solo, raggiungendo in soli tre mesi l’incoraggiante risultato del 35% di raccolta differenziata. Non solo. Abbiamo costantemente adempiuto a tutte le prescrizioni della Struttura Commissariale, incentivando sempre più la raccolta differenziata ed elaborando un accurato piano rifiuti. Oggi mi sconforta non solo constatare quanto ancora siamo in enorme difficoltà ma soprattutto appurare come le stesse Istituzioni, deputate alla gestione e risoluzione del problema rifiuti nella nostra regione, tendano in realtà ad emarginarci, a lasciarci soli con le difficoltà dei nostri territori, commettendo il gravissimo errore di non ascoltare chi, come me, amministra i Comuni in emergenza, di non coinvolgerci nelle scelte e nelle discussioni, di non renderci partecipi del processo di individuazione e pianificazione di strategie atte a “liberare” la nostra Campania dalla spazzatura impedendoci, tra l’altro, di contribuire alla risoluzione dei problemi, e, magari, di renderci autonomi nella gestione e risoluzione dell’emergenza nelle nostre comunità. Il Comune di Angri, dal cinque giungo scorso, non può sversare il rifiuto secco indifferenziato per la chiusura del sito di trasferenza di Sardone (l’unico sito presso il quale il nostro Comune è autorizzato a conferire). I rifiuti aumentano, giorno dopo giorno, lungo le strade vanificando anche i risultati della raccolta differenziata e, con il caldo, il rischio di epidemie diventa sempre più concreto. Non solo. I costi per le casse comunali, già gravate per le spese scaturite da precedenti fasi di emergenza, rischiano di diventare insostenibili e di compromettere gli equilibri di bilancio delle gestione 2008. I cittadini protestano, si lamentano, vogliono risposte da noi amministratori. Cosa dobbiamo dire loro? Quali prospettive possiamo indicare loro? Nessuna se Chi sta gestendo questa emergenza a livello regionale e nazionale, non ci informa, non ci chiama in causa, non ci rendere partecipi, non ci considera, non ci conforta, non ci dà risposte, neppure rispetto alle nostre proposte. Quanti summit al riguardo si sono tenuti nelle ultime settimane, anche in occasione delle Sue visite a Napoli, da Lei volute proprio per discutere dell’emergenza rifiuti? Eppure mai nessun Amministratore di quei Comuni in cui quella stessa emergenza sta producendo danni irreparabili, stroncandone lo sviluppo economico, turistico e sociale, è stato mai invitato a partecipare. Non basta chiedere l’intervento del Presidente della Provincia di Salerno Angelo Villani, del Governatore Antonio Bassolino, o del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, che fanno della gestione rifiuti una strategia di politica territoriale e che sono tra l’altro politicamente lontani dalla maggior parte dei Sindaci dei Comuni del nostro comprensorio e quindi inadatti a rappresentante le istanze delle rispettive comunità. Solo chi amministra può farsi portavoce delle istanze, delle difficoltà, delle proposte, dei disagi che emergono dai singoli territori. Eppure a noi, Sindaci, non è consentito farlo. Così come non ci è consentito di proporre soluzioni che contribuiscano a risolvere l’emergenza. Neppure rispondono alle nostre proposte. A gennaio scorso il Comune di Angri ha presentato alla Struttura commissariale la richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di trattamento Forsu sul nostro territorio che risolverebbe il problema dello smaltimento del rifiuto organico di almeno 250mila abitanti senza gravare sulle casse dello Stato. Avremmo, infatti, realizzato l’impianto con un finanziamento autonomo ed in soli 120 giorni dal rilascio della prescritta autorizzazione commissariale. A quella richiesta non abbiamo mai avuto risposta. Abbiamo inoltrato nuovamente quella richiesta qualche giorno fa, nella speranza di ottenere l’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto, che sarebbe unico in tutta la Campania e che permetterebbe di ridurre le spese per lo smaltimento fuori regione. Anche stavolta, nessuna risposta. Lo abbiamo denunciato sugli organi di stampa (si allegano alle presente tutti gli articoli pubblicati al riguardo) sperando che qualcuno ci aiutasse, che qualcuno intervenisse. Nulla. Nessuna risposta. Lo sconforto, a questo punto, prende il sopravvento anche in chi, come me, non esita mai a scendere in campo e battagliare per tutelare i diritti della propria collettività. Pertanto non mi resta che rivolgere a Lei l’ennesimo appello. Di chiacchiere ne abbiamo le orecchie piene. Io, come Sindaco, ho un’emergenza da affrontare, ho il dovere di garantire l’incolumità dei miei cittadini, di tutelarli dal rischio di epidemie e di difendere la mia città dal tracollo economico e finanziario. Vogliamo essere autonomi nella gestione dell’emergenza rifiuti e abbiamo le capacità, le risorse e le soluzioni per farlo. Smaltire i rifiuti fuori dal nostro territorio vuol dire far lievitare sempre più i costi per la gestione dell’emergenza e costringere le Amministrazione locali ad incrementare la Tarsu, ad aumentare il peso fiscale sui cittadini. Così avanti non possiamo più andare. I nostri territori, già gravati da una miriade di problemi, hanno bisogno di crescere, di evolversi, di investire per il rilancio dell’ economia, presupposto necessario per la creazione di nuovi posti di lavoro e, quindi, di nuove prospettive di sviluppo per il futuro. La invito personalmente a fare tappa nella nostra città in occasione della Sua prossima visita a Napoli, in modo tale da poter verificare in maniera diretta i disagi che scaturiscono dall’emergenza e che ci inducono ad intervenire in fretta con il supporto delle Istituzioni. In quella sede sarò ben lieto di sottoporre alla Sua attenzione le nostre proposte per la risoluzione del problema, compreso il progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento Forsu sul nostro territorio, già presentato presso la Struttura commissariale in due differenti circostanze negli ultimi sei mesi. Le rammento che lo stesso impianto è stato autorizzato in tempi rapidi al Comune di Milano che ne ha affidato la realizzazione e la gestione all’azienda “A2A” nell'ambito di un preciso piano-programma pluriennale finalizzato al raggiungimento dell'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti. La stessa autorizzazione, richiesta dal nostro Comune, risulta ostruita, sono certo per motivi puramente politici, soprattutto considerando che proprio la nostra Città, nell’ultima tornata elettorale, ha fornito uno dei contributi più significativi, a livello regionale, per garantire il successo del Centro destra ed, in particolar modo, del Popolo della Libertà, con il 60% dei consensi. Un risultato, frutto di un primato costante che il partito di Forza Italia prima e Pdl oggi ha sempre vantato nel nostro Comune e di una campagna elettorale particolarmente incisiva che siamo riusciti a condurre smantellando il potere del Centro sinistra, anche a livello comunale, e contribuendo a smascherare, a livello regionale, le nefandezze di una “gestione Bassolino” che ha arrecato danni irreparabili a tutto il territorio regionale.