Scafati: BOTTONI SI DIMETTE DALLA PRESIDENZA DI AGROINVEST

Bottoni: << Continuerò a lavorare da consigliere della società>>
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Alla fine sono arrivate. Dopo la richiesta dei sindaci di centro-destra facenti parte del c.d.a del Patto e di Agro Invest, le dimissioni del presidente della società di trasformazione, Francesco Bottoni, sono state rimesse in mano alla società. Dimissioni, che l’ex sindaco di Scafati aveva già annunciato prima del risultato elettorale qualora il centro-sinistra non l'avesse spuntata.   Nella missiva a...

firma di Bottoni, infatti, si legge << Alla luce delle ultime vicende che hanno mutato gli equilibri del panorama politico ed amministrativo nell’ambito del nostro comprensorio – scrive il presidente dimissionario - intendo rimettere alle SS.LL., con la presente, le mie dimissioni da presidente del Consiglio di Amministrazione di Agro Invest. Tali dimissioni scaturiscono dalla manifestata volontà politica di giungere alla determinazione di una nuova presidenza della suddetta società ma erano state già da me preannunciate alla vigilia delle elezioni amministrative che hanno interessato anche il Comune di Scafati. In quella sede – continua - quando assunsi la presidenza del Cda di Agroinvest, avevo infatti garantito che, qualora il risultato elettorale non mi avesse riconfermato alla guida della città di Scafati, non avrei avuto alcun problema a lasciare l’incarico rimettendo le mie dimissioni e, solo per la contestuale assenza a causa di problemi familiari dell’Amministratore delegato di Agro Invest Pasquale Mauri, tale decisione è stata rinviata di qualche settimana>>. Nei giorni scorsi, la presenza dell’ex sindaco a capo di Agro Invest, società impegnata nel bando per il secondo stralcio del Piano per gli Insediamenti Produttivi, aveva creato non pochi scompigli tra i sindaci di centro-destra del comprensorio, in particolare del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, del sindaco di Sarno, Amilcare Mancusi e di quello di Angri, Giampaolo Mazzola, che avevano disertato l’ultima riunione del consiglio di amministrazione di Agro Invest, durante il quale, i soci, avrebbero dovuto approvare il secondo stralcio del Pip e deliberare gli espropri dai terreni dell’area di via S. Antonio Abate. Oltre alla “scomoda” presenza di un presidente di centro-sinistra, il consiglio ha ritenuto opportuno congelare il secondo stralcio anche alla luce delle controversie esistenti con gli imprenditori già attivi presso la zona che non hanno ritenuto giusto pagare gli stessi oneri di urbanizzazione degli imprenditori subentrati, e con i residenti, polemici, invece, per la troppa vicinanza dei capannoni alle loro abitazioni. Come se non bastasse, anche i proprietari terrieri dei terreni da espropriare hanno fatto resistenza. Alla luce di questi problemi, il primo cittadino Aliberti, ha deciso di temporeggiare nell’ottica di procedere ad una trasazione con gli imprenditori, con i residenti ed infine con i proprietari terrieri. L’ex sindaco di Scafati, ha così commentato il ritardo delle sue dimissioni. <<Preso atto del rischio di blocco del Piano per gli insediamenti produttivi di Scafati, dell’eventualità che il bilancio di AgroInvest potesse essere bocciato, con gravi conseguenze per la suddetta società, e, altresì, dell’assenza ingiustificata dei vertici provinciali, nella persona del presidente della Provincia di Salerno dott. Angelo Villani, sia in seno all’assemblea per l’approvazione del bilancio (tenutasi in data 17 aprile c.a), sia nella recente riunione del Consiglio di Amministrazione (che ha registrato anche le assenze dei sindaci di Angri e di Sarno), ho ritenuto doveroso mettere in pratica quanto aveva preannunciato e lasciare quindi la presidenza del Cda di Agro Invest. Continuerò, in ogni caso – scrive Bottoni - a svolgere con impegno e senso di responsabilità, il mio lavoro per la crescita della società da consigliere nominato dall’Assemblea dei soci di Agro Invest augurandomi che questa mia decisione possa servire a ripristinare un clima sereno all’interno del Consiglio di Amministrazione, presupposto necessario per riavviare un progetto di crescita per la stessa società attraverso un percorso di scelte condivise ed un’azione di collaborazione sinergica tra le varie componenti della stessa. Mi auspico – conclude - inoltre, che da questo punto si possa inaugurare un nuovo dialogo all’interno del centro sinistra teso soprattutto a stabilire quali percorsi si vogliano intraprendere, anche nell’ambito degli strumenti di programmazione, soprattutto in previsione delle prossime scadenze elettorali>>. Francesca Cutino