Scafati: IL TRIONFO DI PASQUALE ALIBERTI

Ecco il nuovo sindaco di Scafati
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Dopo un’attesa di quasi otto ore dall’inizio dello spoglio è stato proclamato il nuovo sindaco di Scafati. Angelo Pasqualino Aliberti, per tutti Pasquale, medico, trentasettenne sposato con Monica e padre di due bambini. Superate le 10,30 di lunedì sera e il numero necessario di...

sezioni scrutinate per calcolare l’ormai avvenuta vittoria di Aliberti, non c’è stato tempo per i preamboli, per l’emozione, per le presentazioni, non sono servite parole per accogliere il nuovo primo cittadino di Scafati, giunto a palazzo Mayer scortato da una folla di sostenitori e accolto tra acclamazioni, applausi, cori da stadio e tantissima emozione. La stessa, che Pasquale Aliberti aveva in volto, tra le lacrime, ancora incredulo. Una passione, quella per la politica iniziata nel ’94, come militante nel partito di Forza Italia di cui poi è stato coordinatore cittadino e delegato al congresso nazionale, nonché ex consigliere comunale di opposizione sempre attento nel pungolare la maggioranza e l’ex sindaco di Scafati Francesco Bottoni, primo a congratularsi con lui, attraverso una telefonata. Poi, la candidatura a sindaco tanto sperata, tanto voluta, “un sogno”, così l’ha definita Aliberti in più di una circostanza. Durante la campagna elettorale, il consenso nei confronti delle sue parole, delle sue idee, della sua passione è cresciuto di volta in volta, radicandosi in particolar modo nelle periferie, nelle strade desolate di Scafati, come Marra, S. Vincenzo, Trentuno, sue roccaforti per aver dedicato loro un programma intero, per aver scelto le loro chiese, i loro teatri per parlare alla gente ed informare loro della possibilità di eleggere un nuovo sindaco, che come loro, proviene dalla periferia, dovendo rimboccarsi le maniche per salire la china. Anche il centro, però, in maniera inaspettata, è stato clemente. Quando, ieri sera, infatti, le prime sezioni scrutinate provenienti dai seggi del centro, davano Aliberti in vantaggio, la situazione è diventata tutt’un tratto chiara per molti. Per lui, nell’atrio di palazzo di città i nomi e i volti più noti della provincia di Salerno, amici che condividono con il neosindaco la passione politica. E quindi Edmondo Cirielli, presidente provinciale di Alleanza Nazionale e sotto segretario, Gianpaolo Mazzola, sindaco di Angri e suo fratello Massimiliano, Amilcare Mancusi, sindaco di Sarno ed infine la punta di diamante Alberico Gambino, sindaco di Pagani che con lui ha assaporato la notizia della vittoria e che già alla manifestazione conclusiva della campagna elettorale era intervenuto dal palco allestito in piazza Vittorio Veneto con un discorso molto accorato per sostenere Aliberti. Una triade azzurra che sicuramente farà bene all’Agro nocerino sarnese se non altro per la compattezza di un unico colore politico. La campagna elettorale, dai tempi serrati e a dir poco snervanti, ha dovuto fare i conti con le strategie e gli attacchi avversari controbattendo con altrettanti colpi diretti all’avversario numero uno, Francesco Bottoni. Con Vitiello, invece, toni più cordiali, quasi amichevoli, perché accomunati dalla stessa passione ma pur sempre distinti e distanti anni luce, per progetti, idee e visioni della politica. Non sono mancate, sempre ieri sera, contestazioni nei seggi e divergenze di idee sulle modalità di interpretazione delle schede elettorali e dei voti, che hanno contribuito a rallentare lo scrutinio e la diffusione dei dati, resi pubblici soltanto in tarda serata. Seggi barricati con dei tavolini e forze dell’ordine sempre allerta, forse troppo, anche con chi, semplicemente avanzava domande. Difficile, il lavoro per i giornalisti, costretti a ricavare qualche notizia più attendibile dai comitati elettorali dislocati ovunque. Dati ufficiosi fino alla fine, ma poi le prime sezioni giunte a palazzo di città, i primi numeri, le prime vittorie. Alle prime battute, Aliberti aveva raggiunto il 53%, Bottoni il 32% e Vitiello il 15%, poi l’assestamento e il risultato finale tra cori entusiasti e applausi scroscianti. Un vero tripudio. Oggi, per Pasquale Aliberti, comincia la vera battaglia, la vera impresa politica, quella per far fronte ai numerosi problemi della città, che, come in diverse città dell’Agro insistono con veemenza nel cuore della città. E’ da lì che il nuovo sindaco dovrà partire. Francesca Cutino