I GIOVANI DEL PD SCRIVONO A CIRIELLI

"Anche noi vogliamo far sentire la nostra voce"
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I giovani del Partito Democratico scrivono al neo-presidente della provincia di Salerno, Edmondo Cirielli ?abbiamo individuato quelli che per noi costituiscono i punti strategici per uscire definitivamente dalla crisi economica e risollevare le sorti di Scafati e dell?Agro?. Si tratta di una lettera, inviata al nuovo leader del centro-destra provinciale, allo scopo di partecipare, con proposte, alle scelte che, da ?Palazzo Sant?Agostino? interesseranno tutta la provincia di Salerno e quindi, l?Agro nocerino sarnese ?anche noi, vogliamo dire la nostra- spiegano i giovani del Pd- e confidiamo nella disponibilità del nuovo presidente ad ascoltare le nostre proposte e a non snobbare i nostri consigli?. Nessuna polemica in atto, solo un preciso invito ad abbandonare la vecchia politica clientelare fatta di personalismi preponderanti che per troppo tempo avrebbero caratterizzato gli scenari amministrativi, e garantire, al mondo politico stesso, un volto nuovo, pulito, che costituisca un valido strumento di interlocuzione tra ?la gente comune? e le istituzioni ?Gentile presidente- scrivono i giovani del Pd -
Guai a pensare la politica come un affare che privilegia gli utili e gli interessi di una parte a scapito di un'altra?. Di qui, la descrizione del prototipo del ?perfetto presidente?, quasi un manuale etico a cui attenersi per non commettere errori ?Noi giovani di Scafati vogliamo un presidente ricco di umiltà, che abbia coscienza del proprio limite, possegga il senso del bene comune, comprenda cosa significhi e cosa comporti la legalità e la giustizia?. Partendo dal prototipo ?universale?, si procede poi all?analisi della condizione salernitana e nello specifico, dell?Agro e di Scafati; analisi attraverso la quale, i giovani del Pd lasciano intuire un velato malcontento  ?guardiamo alla nostra Scafati e le chiediamo di non cedere anche lei alla tentazione del facile iter consenso  successo, proprietà privata, a scapito dei valori perché questo ricatto rende la politica sgradevole agli occhi.
Noi gridiamo forte che il lavoro giovanile è la priorità. Occorre investire nei talenti che la Nostra città produce: investire sulla formazione e sull?innovazione per risparmiare. Occorre nvestire in una cultura manageriale, in un linguaggio comune che avvicini la realtà dell?impresa e delle istituzioni nel tessuto sociale e culturale.Promuovere una cultura della leadership, che deve essere capace di esprimere mondi diversi, di aprirsi ad una molteplicità di apporti?. La crisi è evidente, ma i giovani sono fiduciosi: se si uniscono le forze e le ?menti?, la politica può reagire al disagio sociale ?Di fronte alla crisi abbiamo capito che non basta una concezione individuale dell?etica, al contrario, avvertiamo l?esigenza di ?comportamenti etici? in una dimensione collettiva.Proponiamo meno viaggi e più attenzione per l?ambiente: sviluppare energie rinnovabili e provvedimenti più incisivi per la tutela dell?ambiente, fondamentale per la salute e la qualità dell?aria. Occorre valorizzare e preservare il nostro patrimonio naturale e paesaggistico.L?ambiente che vogliamo proteggere è anche quello delle fabbriche, dei cantieri.La politica è l?arte più nobile e grande da cui dipende, non solo la soluzione dei gravi problemi che ci affliggono, ma anche e soprattutto il futuro nostro e delle generazioni che verranno?. Di qui, parte la richiesta per Cirielli ?Non le chiediamo solo e soltanto di ben argomentare ma di sapere e volere ben operare con l?augurio che la coscienza di tutti possa essere ?tormentata? e non lasciata in pace dalle tante problematiche?.