SCAFATI, PD: "LA NOSTRA PROPOSTA: UN PIANO STRAORDINARIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AI PIU' ANZIANI E FRAGILI"

Michele Grimaldi, capogruppo democratici e progressisti, segretario PD Scafati.
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I prossimi giorni, e le prossime settimane, saranno particolarmente difficili per tutti: ma soprattutto per i nostri concittadini più anziani e per quelli con patologie pre-esistenti (diabete, malattie cardiache, polmonari, etc.).

Vanno dunque bene le ordinanze di chiusura, addirittura quelle che regolano e normano i saluti e gli abbracci. Ma non possiamo lasciare soli proprio coloro i quali - in questa emergenza da coronavirus - sono i più esposti ed i più fragili.

Per questo faccio appello al Sindaco affinché il Comune ed il Piano di Zona predispongano al più presto misure idonee a tutelare la salute e la dignità di quella fascia di popolazione più debole e silenziosa, che spesso si trova impossibilitata a lasciare i propri domicili (perché potenzialmente più esposta a contagio ed ai conseguenti rischi correlati) e che rischia di essere dimenticata.

Serve un piano straordinario e pubblico di assistenza agli anziani soli, ai fragili, alle persone con disabilità. Occorre costruire celermente e concretamente una rete di cura a favore della persona, assicurando l\'erogazione di prestazioni di assistenza domiciliare (igiene personale, vestizione, preparazione e assunzione dei pasti, corretta deambulazione, se serve anche un servizio di spesa domiciliare), anche attraverso una attività di monitoraggio da svolgere in sinergia con Centri anziani e Parrocchie, che hanno da sempre uno sguardo attento e vigile su quello che accade nei quartieri e nelle pieghe della nostra città.

Anche il disbrigo di pratiche, come quelle da fare presso la Posta o gli uffici comunali, ad esempio, sarebbe fondamentale.

Sarebbe opportuno, da questo punto di vista, attivare e coinvolgere le tante realtà associative, del volontariato e del terzo settore che operano quotidianamente nella nostra città, magari predisponendo sia un numero verde dedicato, sia per ogni quartiere la figura dei "custodi sociali".

Una comunità riesce ad affrontare e a superare una sfida difficile come quella dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo solo se decide di farlo assieme, di tenersi unita, di farsi carico responsabilmente e in maniera solidale di se stessa.
Le restrizioni servono ma non bastano: occorre impegno, organizzazione, e pure un po' di cuore.

Sono sicuro che Scafati ne ha a sufficienza: spero valga lo stesso per chi oggi ha l'onore di guidarla e rappresentarla.