CORONAVIRUS, CENTRODESTRA CAMPANIA: SUBITO RISORSE STRAORDINARIE PER SANITÀ, IMPRESE, PROFESSIONISTI E FAMIGLIE

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Come per il Paese anche in Campania servono misure urgenti ed eccezionali: con la riprogrammazione dei fondi europei servono subito risorse straordinarie per la sanità, per le imprese, per i professionisti e le famiglie.  In un momento così delicato, nel quale chiediamo ai nostri concittadini di restare a casa e di muoversi solo lo stretto necessario, le istituzioni devono lavorare per garantire tutti, nessuno escluso. Le forze politiche del centrodestra del consiglio regionale sono pronte a fare la loro parte in aula e fuori con i provvedimenti necessari, con il proprio contributo politico, di idee e proposte per fronteggiare le difficoltà e rispondere con concretezza ai bisogni di tutti nostri concittadini”. Così i gruppi politici di centrodestra del Consiglio regionale della Campania in relazione alle “Proposte del Centrodestra Campano” diffuse oggi.

Campania: una Regionein piena emergenza

Le Istituzioni al lavoro sull’emergenza

Ora è il momento dell’unità, responsabilità e senso civico. Seguiamo costantemente l’evoluzione degli eventi e le prescrizioni, o ulteriori restrizioni, che saranno prese in accordo con le indicazioni della comunità scientifica, ecco le nostre proposte per fronteggiare l’emergenza in Regione Campania. La priorità è proteggere i cittadini, fornire assistenza adeguata a tutti e informare correttamente.

• No all’alibi della de-responsibilizzazione

• I gruppi consiliari del centrodestra in Regione Campania sono impegnati e offrono la disponibilità continua e senza riserve a tutte le iniziative necessarie per garantire le misure utili ed efficaci a contrastare l’emergenza Coronavirus

• Tutte le attività consiliari dovranno essere finalizzate a queste iniziative ed esclusivamente ai provvedimenti urgenti secondo le prescrizioni del recente DPCM che estende la “zona rossa” a tutto il territorio italiano

Campania: una Regionein piena emergenza

Presidi ospedalieri in rete e in sicurezza • Destinare risorse per l’acquisto immediato di macchinari, attrezzature e medicinali per fronteggiare l’emergenza; • Ripristinare ospedali dismessi o strutture idonee per l’apertura di reparti sanitari per accogliere i contagiati;

• No a medici e personale sanitario al fronte senza protezioni.
I gruppi consiliari del centrodestra ringraziano e sono al fianco dei medici e del personale sanitario, delle forze dell’ordine e della protezione civile, che in queste settimane di lavoro stanno dimostrando impegno e abnegazione encomiabile e straordinario.

Campania: una Regionein piena emergenza

Responsabilità istituzionale

• Il Presidente della Regione ha in una prima fase

–vedi dichiarazioni in Consiglio regionale

–minimizzato il problema e successivamente ha adottato provvedimenti non in linea con le direttive nazionali.

• Questi comportamenti hanno generato azioni contraddittorie, confusione per gli operatori preposti alla sicurezza ed alla salute pubblica.

• No a gestione politica e propagandistica dell’emergenza. Occorrono messaggi univoci, sobri e rispondenti alle indicazioni della comunità scientifica.

Campania: una Regionein piena emergenza

• I gruppi di opposizione del centrodestra chiedono al Presidente ed al Governo regionale di adottare coerentemente le direttive degli esperti e degli organi centrali che hanno le competenze e gli strumenti di conoscenza per decidere le azioni più idonee

• È il momento della massima unità che va realizzata anche con il pieno rispetto della responsabilità nelle filiera istituzionale ed in particolare di quelle dello Stato
Il centrodestra unito in ritiene che tutte le misure per fronteggiare l’emergenza Coronavirus debbano avere queste precondizioni:

• La sicurezza sanitaria, che ci vede compatti nel sostenere tutte le iniziative necessarie suggerite dal comitato scientifico nazionale

• Predisporre di un piano di messa in sicurezza delle imprese, per salvaguardare livelli occupazionali e attività produttive

• È assolutamente prioritaria una massiccia campagna per il rilancio del «Made in Italy» e dell’immagine della Campania • Il pacchetto di misure dovrà interessare tutti i settori colpiti: dal commercio al turismo, all’agroalimentare,alla manifattura, alla cultura e spettacolo, ai liberi professionisti e artigiani.
Garantire le risorse

• Adeguati trasferimenti statali per la crisi

• Riprogrammazione dei fondi europei per la ripresa degli investimenti in un’ottica di uscita dall’emergenza Coronavirus • Azzeramento di tutte le imposte regionali per le attività produttive colpite dalla crisi

• Proroga scadenza della domanda di accesso ai contributi sull’affitto per il 2019 • Esenzionebolloauto
Garantire la tenuta del sistema sanitario campano

• Assicurare un numero adeguato di posti in Terapia intensiva a tutti i pazienti per il periodo dell’emergenza

• Disporre un piano per la tempestiva attivazione, di nuovi presidi sanitari ospedalieri • Incrementare il personale medico e sanitario utilizzabili anche coinvolgendo il corpo militare della Croce Rossa

• Aumentare le ore di lavoro consentite agli specialisti ed ambulatoriali già in servizio nelle ASL e negli • Sanificare quotidianamente i mezzi di trasporto pubblici, le scuole (non sono chiuse?) e gli uffici pubblici

• Farscorrerelagraduatoriaadhorasperilpersonalemedicosu avvisipubblicieconcorsigiàeffettuati

• No alla sovrapposizione dei compiti per il 118

• Adottare con rapidità e coerenza le disposizioni approvate dal Governo e dalla Task Force nazionale • È necessario estendere il periodo dei trattamenti con farmaci che richiedono il piano terapeutico su piattaforma regionale. questo permetterà di non far tornare un paziente in ambulatorio solo per il prosieguo della terapia

• Decentrareilsistemadicontrolloemonitoraggiodeicontagi, organizzandoiservizisuscalaprovinciale e suddividendo ogni provincia in macro aree costituite da più distretti sanitari ed attrezzate con laboratori di microbiologia in grado di riconoscere il virus e con unità operative dedicate ad effettuare il tampone.

• Assicurare liquidità al sistema delle imprese e delle partite iva

• Moratoria sui versamenti fiscali di competenza regionale per tutta la durata dell’emergenza con successiva rateizzazione degli importi per tutti i settori colpiti

• Assicurare la massima tempestività di pagamento alle imprese

• Pagare i debiti pregressi nei confronti di imprese e professionisti ed, in ogni caso, garantire la piena e totale compensazione dei crediti vantati dalle imprese verso la Regione

• Estensione della Cassa Integrazione in deroga a tutti i settori interessati per la durata dell’emergenza • Prevedere congrui ammortizzatori sociali in particolare per le piccole imprese • Prevedere un fondo rotativo per l’accesso al credito • Politiche attive del lavoro per favorire nuove assunzioni

• Bonus regionale per chi deve ricorrere a badanti per accudire disabili e/o anziani • Bonus assistenza alle famiglie per la chiusura delle scuole • Potenziamento assistenza web e telefonica dai canali ufficiali della regione Campania per ottenere informazioni tempestive su tutte le misure in campo

• Superata l’emergenza occorrerà gettare le basi per far ripartire l’economia attraverso una strutturale riduzione della pressione fiscale ed il rilancio degli investimenti pubblici e privati a partire dallo sblocco delle infrastrutture e delle opere pubbliche finanziate e non ancora cantierate anche attraverso un migliore utilizzo delle risorse UE non ancora spese

• Bisognerà prevedere anche specifiche misure sulla persona di carattere sociali ed economico • Bisognerà garantire risorse aggiuntive per almeno 1 miliardo per la sola competenza della Regione Campania

CONCLUSIONI

Campania: una Regionein piena emergenza

LE MAGGIORI CRITICITA’

• La Regione ha fermato le scuole, ma solo dopo i concorsi e le megariunionicon i Sindaci

• Sono stati chiusi gli ambulatori ma non si forniscono i DPI al personale dei Distretti Sanitari

• Si annuncia che i tamponi saranno effettuati in tutte le Aziende Sanitarie della Campania ma si effettuano solo al Cotugno

• Si annuncia che i tamponi saranno eseguiti in 2 ore mentre è ben noto che ce ne vogliono 6 e la successiva conferma dallo Spallanzanidi Roma che poi deve spedire a ISS per avere conferma

LE MAGGIORI CRITICITA’

• La task force costituita solo il 27 febbraio mentre il primo caso di sospetto contagio risale al 22 febbraio

• Solo negli ultimi giorni sono state montate le tende per il pre-triagee non in tutte le strutture della Regione

• Il ritardo nell’allestimento del pre-triageha comportato la chiusura di vari ospedali per la bonifica • Non parlano gli esperti epidemiologi ed i professori di Malattie Infettive della Campania

• I dati e le notizie sono centralizzati in Regione e vengono gestiti senza trasparenza

LE MAGGIORI CRITICITA

• Il Presidente della Regione dichiara di poter rendere disponibili 20 posti letto di rianimazione ma nel piano regionale ospedaliero di cui al DCA 103/2018 nel pubblico ne sono programmati 545 (56 al Cardarelli, 16 al Santobono, 60 all’Azienda Ospedaliera dei Colli, 42 al Ruggi, 26 al Moscati di Avellino, 24 al San Pio di Benevento, 22 al Sant’Anna di Caserta, 14 alla Vanvitelli, 16 alla Federico II, 10 alla ASL di Avellino, 10 alla ASL di Benevento, 37 alla ASL di Caserta, 66 alla Napoli1, 44 alla Napoli3 e 68 alla ASL di Salerno). Quanti effettivamente ne sono attivi? Allo stato sembra molti meno

LE MAGGIORI CRITICITA’

• La chiusura delle attività ambulatoriali con circolare del 5 marzo è firmata solo la Direttore Generale. Quale è il pare della Task Force in merito?

• Perché non porta la firma di De Luca ancora Commissario di Governo?

• Quale è la reale motivazione? Evitare di introdurre il virus nei reparti? O liberare risorse per gestire l’emergenza?

LE MAGGIORI CRITICITA’

• Mancano mascherine FFPP3 (il Governo Regionale aveva detto che ne erano disponibili 500.000)

• Mancano i kit per il biocontenimentodel personale addetto ai casi sospetti

• Mancano i KIT per i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri

• Non tutte le Guardie Mediche hanno ricevuto il kit di contenimento • In molti casi il personale dei distretti sanitari a contatto diretto con i pazienti non ha quasi da nessuna parte la disponibilità dei DPI e dei disinfettanti