CORONAVIRUS, ERMANNO RUSSO: "TEST RAPIDI CONTRO PICCO CONTAGI A CHI E' IN PRIMA LINEA E ESONERO RATE FINANZIAMENTI PER PICCOLE IMPRESE"

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Questa emergenza è una corsa contro il tempo. Oggi il presidente De Luca ha parlato di un picco di contagi alla fine della prima settimana di aprile. A maggior ragione servono subito test rapidi, sul sangue e non con tampone nasofaringeo, che diano immediatamente la possibilità di capire se c’è stato un contatto con il virus e se la persona deve andare in isolamento o meno. Vale per tutti coloro che sono in prima linea: medici, infermieri, autisti, operatori dei supermercati. Così si rintracciano anche gli asintomatici e si limita davvero il contagio”. Lo dichiara Ermanno Russo, vicepresidente di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania.

Ma il kit rapido è uno strumento utile anche a casa, in autodiagnosi, perché al momento i tamponi si fanno soltanto a persone con una sintomatologia grave”, aggiunge Russo.

“Trattare nelle prime fasi della malattia i pazienti con COVID-19 può aiutarci a non ricorrere all’ospedalizzazione. Unalpolitica di prevenzione che costerà anche meno al sistema sanitario regionale”, evidenzia il vicepresidente del Consiglio regionale.

È vero che c’è una probabilità di falsi negativi ma rispetto a non farli per niente i test il danno è minore. Perché intanto le persone positive al cento per cento si intercettano di sicuro”, spiega.

La strategia di far arrivare le persone con l’acqua alla gola per fare i tamponi ha fallito. I tamponi lasciamoli ai casi clinicamente da confermare, per avvalorare la certezza della diagnosi, ma intanto facciamo screening a tappeto. Soprattutto a chi è in prima linea e non può attendere il risultato del tampone”, continua Russo.

"Inoltre, le imprese della ristorazione, dalle pizzerie ai pub ai ristoranti, oltre a tutti gli altri piccoli esercizi chiusi per via dell'emergenza Coronavirus non possono continuare a pagare le rate dei finanziamenti richiesti in banca. Va previsto l'esonero per tutto il 2020". Precisa Russo.

"Si pensi agli incassi mancati, alle opportunità cui questi piccoli imprenditori dovranno rinunciare, ai programmi che avevano già messo in cantiere per la Pasqua. Chi li risarcirà? Lo Stato ha previsto la sospensione delle rate dei mutui per la prima casa ma non ha pensato a questi esercenti alle corde, che non hanno la necessaria liquidità per ottemperarle ai propri obblighi verso gli istituti di credito", aggiunge Russo.

"I finanziamenti richiesti dalle pizzerie per realizzare l'allestimento dei propri locali o quelli relativi ai ristoranti o a qualsiasi altra impresa del mondo della ristorazione sono frutto di un progetto sottoscritto con la banca. Se quel progetto si ferma non a causa di inadempienze del richiedente, ma per una pandemia che minaccia la società tutta, deve fermarsi anche la rata. Altrimenti è una guerra impari e lo Stato sarà responsabile del fallimento di queste aziende", conclude il vicepresidente del Consiglio regionale.