GOVERNINCONTRA: I MINISTRI INVITANO AD ABBASSARE I TONI

Condanna unanime dell'aggressione subita dal presidente Berlusconi e punto della situazione sull'attività del governo
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La solidarietà al presidente Berlusconi ha aperto e concluso i lavori di ?Governincontra?, campagna di comunicazione permanente del governo promossa dal ministro per l?attuazione del programma, Gianfranco Rotondi. Un format che toccherà le province italiane e che il ministro si augura ?possa durare nel tempo ed essere utile a qualsiasi governo, quello attuale e quelli che verranno?. Un dibattito articolato che ha inteso fare il punto della situazione sull?attuale gestione e sui pro e i contro di un governo molto discusso, nel bene e nel male. A far da padrone, la fresca notizia dell?aggressione subita dal presidente del consiglio e la condanna unanime, ma diversamente argomentata, di un gesto disumano e vergognoso. ?La sinistra ? ha commentato il ministro della giustizia Angelino Alfano ? ha innescato la lotta del bene contro il male, dove, ovviamente, le virtù sono dalla loro parte e il vizio dalla nostra. Tutto questo contribuisce ad animare un sentimento di rivalsa e di sconfitta di quello che si reputa il ?male?, legittimando atti come quello accaduto al premier. Quello che ancora non si è capito, è, che la nostra, è una grande squadra che si chiama stato. Uno stato che combatte il crimine e condanna chiunque contribuisca a istigare alla violenza. Ho visto nascere su facebook una serie di gruppi che inneggiano al gesto di Tartaglia. Sulla scorta di questi cattivi esempi, insieme al ministro Maroni e al contributo dell'On. Carfagna, diventato una sorta di ministro della giustizia aggiunto, siamo sempre più convinti ed intenzionati a studiare delle norme in grado di punire aspramente chi istiga ai reati?. Parole di solidarietà anche dal ministro per la pubblica istruzione, Renato Brunetta, che, durante il suo intervento ha zittito una platea completamente rapita dalle sue parole. ?Nessuna guerra civile nel nostro paese, solo una forte intossicazione dovuta alla contrapposizione tra chi vuole cambiare e chi si oppone ai cambiamenti, forze oscure che rappresentano una minoranza e un paese che non c?è?. Non sono mancati confronti più accesi, anche se i soggetti coinvolti non hanno soddisfatto le aspettative di molti, che avrebbero voluto assistere ad un faccia a faccia tra il presidente della provincia, Edmondo Cirielli e il Ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, i quali, nonostante la ?guerra fredda?a distanza che viene raccontata quasi quotidianamente dalla stampa, dopo essersi salutati con un certo distacco, hanno adottato il solito atteggiamento politicamente corretto, nonostante l?abbandono prematuro dell?Augusteo da parte di Cirielli, che non ha atteso le conclusioni della ?ministra?. I due attori che invece hanno occupato la scena sulla questione rifiuti, sono stati il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e ancora Cirielli. ?Ipotizzare la creazione di un?unica società provinciale per la gestione dell?intero ciclo dei rifiuti significa in parole povere mettere nelle mani dei casalesi l?intero sistema di raccolta e smaltimento dell?immondizia. E? proprio in questo settore che, invece, occorre la presenza degli enti locali?. Distante la posizione del deputato del Pdl, che ha così replicato ?A dire il vero non mi sembra affatto che in realtà campane come Napoli, Salerno e Caserta, la gestione dei rifiuti sia stata immune da infiltrazioni camorristiche?. Il discorso ha poi virato nuovamente verso l?aggressione subita dal presidente Berlusconi, ultime battute affidate all?On.Mara Carfagna, vera padrona di casa dell?incontro. ?Si parla di Berlusconi come un usurpatore, un delinquente, un mafioso, come se non fosse stato eletto dalla stragrande maggioranza degli italiani. Un pazzo che tira la pietra c?è sempre, il vero problema sono i sani che invitano a farlo. E? in atto una campagna d?odio, di denigrazione, rispetto alla quale esigiamo l?isolamento delle forze politiche che istigano alla violenza. E se al PD chiedo di non stringere alleanze con Di Pietro, a Casini, chiedo di fare un passo indietro rispetto alle sue ultime affermazioni. Quando si inizia con la violenza non si sa mai dove si va a finire..Fermiamoci!?.