Scafati: SI APRONO LE PORTE DELLA CARDIOLOGIA DELLO SCARLATO

Si attende una rimodulazione della rete d'emergenza dell'Asl Sa1
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Il manager dell’Asl Sa1 Alberto D’Anna ospite del primo cittadino Pasquale Aliberti, questa mattina, a palazzo di città. Una riunione che ha visto seduti intorno ad un tavolo il Sindaco, il manager, l’Assessore alla Sanità Guglielmo D’Aniello, il Presidente del consiglio comunale Andrea Inserra, il direttore sanitario Alfonso...

Giordano e il capogruppo del Popolo della Libertà Antonio Fogliame. Nel corso dell’incontro il manager D’Anna ha rassicurato i presenti sulle sorti del presidio ospedaliero cittadino. E’ in atto, infatti, uno studio per rimodulare l’assetto dell’Asl Sa1 con un piano alternativo alla legge regionale del 30 dicembre 2008, che ha comportato la chiusura di numerosi e importanti reparti degli ospedali di Scafati e Cava. Un piano da presentare in occasione della prossima Conferenza dei Sindaci per rivedere così la rete d’emergenza dell’asl Sa1. Il manager D’Anna, ha inoltre annunciato l’intenzione di approvare una delibera avente ad oggetto l’apertura del reparto di Cardiologia del Mauro Scarlato. L’approvazione, a detta del manager, potrà avvenire la settimana prossima e potrà prevedere l’acquisto della famosa centralina elettrica, dal costo di 30 mila euro, in grado di mettere in moto un reparto attrezzato e munito di tutte le strumentazioni necessarie da fare invidia ad una clinica svizzera. Una notizia, che ha rincuorato gli esponenti dell’amministrazione promotori nelle ultime settimane, di una serie di eventi finalizzati a raccogliere fondi per aprire l’Utic e salvaguardare così un reparto salva vita per la città di Scafati. “Ho apprezzato la buona volontà del manager D’Anna – ha dichiarato l’Assessore D’Aniello – ma resto scettico sul fatto che si possa rientrare dal debito di 133 milioni di euro. Senza un cambiamento di rotta da parte della Giunta regionale, ovvero senza una rimodulazione della legge regionale che ha imposto la chiusura del nostro presidio ospedaliero, è difficile porsi rispetto a questo spirito di positività espresso dal manager. Chi risanerà questo debito? Anche volendo razionalizzare le spese bisognerà che qualcuno paghi il pregresso. Basta pensare che lo stanziamento di fondi annuo da parte della Regione Campania per mantenere aperti e funzionanti gli ospedali è pari a 40 milioni di euro, mentre la spesa corrente è di 50 milioni di euro. Pretendiamo, pertanto, che vengano rispettati gli standard minimi assistenziali per la nostra popolazione. Se non si discute un piano alternativo ben poco potrà fare il neo manager come ben poco ha fatto il suo predecessore. Da parte nostra, continueremo a credere nella nostra battaglia per difendere il diritto alla salute dei cittadini”. Dall’approvazione della legge regionale, infatti, l’ospedale né uscito con le ossa rotte. I reparti più colpiti del Mauro Scarlato sono risultati l’Ortopedia e Traumatologia, il reparto di Terapia Intensiva e Rianimazione, Neonatologia e Reumatologia e il Pronto Soccorso per cui è prevista la sostituzione con un Primo Soccorso. Fino al 30 giugno, però, la situazione resterà congelata. Il direttore dell’Asl Sa1 ha garantito anche che fino a quella data nulla cambierà rispetto all’attuale situazione del Mauro Scarlato e che tutte le iniziative messe in essere dalla Giunta regionale saranno comunicate prima alle Istituzioni interessate o annunciate preventivamente.