Scafati:IL CENTRO PER DISABILI SI CHIAMERA' RAGGIO DI SOLE

Ippoterapia per i disabili, la proposta del Presidente della commissione Servizi Sociali
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Volevano incontrare il primo cittadino da diverso tempo, e presto la loro richiesta sarà soddisfatta. Martedì 3 febbraio alle ore 16,30, i ragazzi del centro socio educativo “Raggio di sole” incontrerà al comune il sindaco Pasquale Aliberti. Un incontro fortemente voluto anche dal Presidente della Commissione Servizi Sociali...

Raffaele Di Rosa, da tempo sensibile alle problematiche esposte dal centro di via Bonaduce gestito dalla cooperativa sociale Emora di Nocera Inferiore. L’occasione, servirà ai ragazzi del centro disabili, a comunicare al sindaco il nome che autonomamente hanno scelto per intitolare la propria sede, punto di incontro di tanti giovani del territorio che lì trascorrono gran parte del loro tempo ricevendo tutte le cure necessarie. Tra le tante proposte iniziali, che hanno visto la responsabile del centro, dott.ssa Ilenia Cardillo, valutare con attenzione la denominazione più giusta , la scelta è caduta su “Raggio di sole” che sarà il nuovo nome del centro di via Bonaduce. “Mai nome è più indicato per il centro scafatese – ha dichiarato Di Rosa – il raggio di sole è il simbolo della speranza, della bellezza della vita e dell’amore in tutte le sue forme. Un raggio di sole, si intravede negli occhi di questi ragazzi che amando la vita, hanno bisogno di un sostegno per viverla al meglio. Per questo, è di fondamentale importanza dedicare tempo e attenzione alle fasce più deboli e ai disabili, bisognosi di affetto e di calore. Nell’ambito della commissione Servizi Sociali, oltre a non distogliere lo sguardo dalle problematiche del centro, mi farò portatore di proposte nuove in grado di migliorare le condizioni di vita dei disabili. Grande valore, ha pertanto l’ippoterapia nella cura dei diversamente abili. Affinché questo metodo di cura risulti efficace e la sua somministrazione sia corretta sotto tutti gli aspetti medici, tecnici e normativi, l' ippoterapia deve essere esercitata da una equipe integrata da personale specificamente qualificato e tecnicamente preparato”. Francesca Cutino