AI CONSIGLIERI DI PAGANI REPLICA LA PAOLINO

Paolino: "La mia discesa in campo non è amorale"
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Dopo le dichiarazioni al vetriolo del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, sulla legittimità dell?entrata in consiglio regionale di Alberico Gambino, alcuni esponenti della maggioranza di governo della città di Pagani, hanno risposto in difesa dell?ex sindaco di Pagani. ?Mi sembra strano- ha dichiarato Peppe Santilli, capogruppo di Forza Italia verso il Pdl- che Pasquale Aliberti continui a parlare di etica e di morale. Candidare la moglie, la signore Monica Paolino, non è di certo stata una scelta eticamente corretta. A Scafati, infatti, c?erano tante persone candidabili ed, invece, lui ha scelto di candidare la moglie dando vita ad un affaire familiare che, certo, non risponde ai canoni dell?etica e della morale. Aliberti dovrebbe farsi un bell?esame di coscienza. E?venuto a Pagani cercando di accattivarsi i paganesi e mai è stata detta una parola contro di lui, a differenza di quanto ha fatto lui a Scafati contro Gambino. Fortunatamente la politica passa e gli uomini restano. E di certo Alberico Gambino è un uomo, a differenza dei qualunquisti che parlano per bocca di altri e che si ergono a leader senza averne la legittimazione.??Un Sindaco, che tra l?altro è consigliere provinciale, non dovrebbe fomentare polemiche di così bassa lega- ha dichiarato il capogruppo Ciro Cosentino-  Il rancore e l?odio che si legge tra le righe dei comunicati di Pasquale Aliberti va oltre ogni logica politica. Un buon politico, che ha a cuore le sorti del proprio territorio, dovrebbe confrontarsi su ben altri argomenti. Ma ci rendiamo conto che, purtroppo, una certa area del Pdl ha perso proprio i lumi della ragione. Siamo alla follia allo stato puro. Alberico Gambino, certamente, non merita attacchi così velenosi e subdoli. Ci auguriamo che il Sindaco di Scafati rinsavisca e si renda conto dei gravi errori che sta commettendo, scagliandosi contro chi oggi, grazie al plebiscito popolare, è leader indiscusso del Pdl nell?Agro Nocerino Sarnese?. Al fronte di Pagani, ha replicato a sua volta, il fronte scafatese, questa volta, rappresentato dalla moglie di Aliberti, Monica Paolino, prima dei non eletti nella lista del PdL. ?Le dichiarazioni dei consiglieri comunali di Pagani in difesa di Alberico Gambino mi offendono e al contempo mi stupiscono. Riferendosi alla mia discesa in campo, parlano di ?questione morale?, di ?etica? e scelte discutibili, quando, in questa campagna elettorale, non ho certo ricevuto regali o nomine dall?alto; in prima persona, infatti, sono andata alla ricerca di consensi, mettendomi in gioco senza riserve, ottenendo un risultato straordinario e impensabile per una donna alla sua prima esperienza elettorale e, soprattutto, senza l?aiuto ed il sostegno di forze esterne. Del mio successo elettorale devo ringraziare esclusivamente i tanti amici e i tanti consiglieri comunali, che senza condizionamenti, hanno sostenuto la candidatura di una persona dal ?95 impegnata a portare avanti gli ideali di FI. Il risultato delle regionali, ha confermato, inoltre, il grande consenso della città di Scafati verso il governo di centro-destra e la buona amministrazione che da circa due anni lavora con grande entusiasmo e abnegazione, nel rispetto delle regole e della legalità, mettendo in campo progetti di rinnovamento e di riqualificazione senza precedenti. Le tantissime preferenze ottenute rappresentano, per me, una vittoria su tutti i fronti, ma soprattutto la vittoria di tutti coloro che mi hanno votato, il Comune di Pagani ad esempio e i tanti comuni della Provincia di Salerno, che sento di rappresentare e ai quali sono infinitamente grata. Per quanto riguarda Pasquale Aliberti, la sua elezione a sindaco di Scafati, non è certo riconducibile a Gambino. La sua storia politica, la sua militanza, le battaglie all?opposizione e la grande passione che da anni mette in campo per la sua città, parlano per lui. E? vero, Gambino c?era, quando mio marito è stato eletto, ma solo alla proclamazione. Forse, anche in quella circostanza sarebbe stato più opportuno, che lì con lui, ci fossi stata io o i suoi amici? Non riesco a capire, pertanto, quale sia la ?questione morale? da discutere e sinceramente, alla luce degli ultimi eventi, da donna, sento di esprimere tutta la mia solidarietà umana nei confronti dell?uomo Gambino, che, in questo scenario post elettorale, avrebbe potuto, evitare di esprimere commenti denigratori nei confronti del coordinamento provinciale, in un momento così delicato per lui. Così facendo, rischia di innalzare, ancora una volta, il livello dello scontro, e di conseguenza, di indebolire il partito che cresce non solo per la forza dei singoli, ma anche grazie all?immagine positiva che, quotidianamente, il governo e i tanti amministratori locali, mettono in campo?.