ALIBERTI: "AGRO INVEST TROPPO LONTANA DALLE ESIGENZE DEI CITTADINI DI VIA S.ANTONIO ABATE"

Il Sindaco replica all'A.D. della società di trasformazione urbana
letto 943 volte

?Le dichiarazioni dell?A.D. di Agro Invest, in merito ai ritardi sulla tabella di marcia dell?attuazione del Pip, mi preoccupano non poco. Innanzi tutto perché senza le varianti disposte dal Comune di Scafati, illustrate in una delibera di consiglio comunale del 2008, approvata all?unanimità da maggioranza e opposizione, oggi il Pip di Scafati si sarebbe scontrato con l?insoddisfazione delle preesistenze abitative e industriali dell?area di via S.Antonio Abate. Agro Invest, infatti, fino ad allora, non aveva mai dialogato con i residenti del luogo né con gli imprenditori per carpirne le esigenze. Una società distante dalle reali esigenze del territorio. Se oggi è possibile attuare il Pip, lo si deve proprio all?azione del Comune di Scafati, che ha rimodulato il Pip in base alle esigenze attuali delle preesistenze abitative ed industriali, essendo l?area (individuata venti anni fa) non più idonea al progetto, anche alla luce dei mutamenti avvenuti in termini di urbanizzazione. Numerosi problemi, infatti, risultavano legati al piano viario costruito all?interno del Pip, dove, alcune strade si sovrapponevano a residenze attraversandone addirittura i giardini. I rallentamenti dal 2008 ad oggi, cui fa riferimento l?A.D. di Agro Invest, sono riconducibili a problemi di ben altra natura. I continui squilibri all?interno della società, i cambiamenti di vertice e del c.d.a. per motivazioni politiche, hanno contribuito non poco a rallentare le procedure e ad allungare i tempi, dovendo, ogni volta, ripartire da capo. Salvati, nel duplice incarico di assessore e A.D. della società, probabilmente, ha dimenticato di aver espresso parere positivo nei confronti delle varianti dell?area Pip. A questo punto, bisognerà approfondire l?argomento, magari nel prossimo consiglio comunale, dove proporrò, alla vigilia della riconferma della convenzione con Agro Invest, di prevedere delle condizioni più restrittive, introducendo delle penalità rispetto ad eventuali ritardi di programma. Questo, perché gli imprenditori di via S.Antonio Abate non possono più attendere e perché i cittadini di contrada Cappelle meritano le opere di urbanizzazione previste per l?area. Attenzione, dunque, a non veicolare informazioni sbagliate e messaggi fuorvianti agli imprenditori e agli interessati. Questo clima negativo non giova, di certo, alla città?.