REGIONE CAMPANIA: IL PREMIER FIRMA IL DECRETO SALVA-GAMBINO

Il 6 luglio la Cassazione emetterà la sentenza definitiva
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La presidenza del consiglio dei ministri ha dato ufficialmente il via al reintegro di Alberico Gambino in consiglio regionale. Un decreto a firma del premier Berlusconi inviato al Presidente del Consiglio Regionale Paolo Romani ed al Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro determina al 27 febbraio 2011 la fine del provvedimento di sospensione ed invita chi di competenza a mettere in atto tutti gli atti amministrativi affinchè Gambino sieda, ufficialmente, in consiglio regionale. Il decreto è stato notificato al primo cittadino di Pagani qualche ora fa ma già da questa mattina è giunto a Palazzo Santa Lucia. Gambino, già sindaco di Pagani confermato con quasi l?ottanta per cento dei consensi, era stato eletto lo scorso marzo al consiglio regionale con un plebiscito di preferenze. Il popolo salernitano gli aveva, infatti, attribuito quasi 30.000 voti, facendolo risultare, in termini di percentuale, il più votato dell?intera Regione Campania. "Sono davvero felice per il decreto a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi ? ha dichiarato Alberico Gambino ? che stabilisce ?la fine della sospensione dalla carica di consigliere regionale al 27 febbraio 2011, ai sensi dell?art.15 comma 4 bis della legge 19 marzo 1990 n.55?. In quest?occasione per me importante, desidero ringraziare, ancora una volta, i miei familiari, i miei amici, i miei elettori, l?intero partito provinciale, che, in questi mesi, non mi hanno fatto mai mancare il loro affetto, il loro sostegno, la loro vicinanza. Nei prossimi mesi e nei prossimi anni, rinnoverò il mio impegno, con idee e passione, per continuare a contribuire concretamente, al fianco del mio amico fraterno Presidente della Provincia di Salerno Onorevole Edmondo Cirielli, allo sviluppo dell?intero territorio salernitano". La prima dei non eletti, Monica Poalino, stando alle dichiarazioni del Sindaco di Pagani e al decreto del Premier dovrebbe abbandonare la poltrona che ha occupato per ben 10 mesi. Il condizionale, però, è d?obbligo, in quanto solo il 6 luglio si saprà l?esito definitivo della vicenda. In quella data, infatti, sarà emessa la sentenza definitiva della Cassazione, ultimo grado di giudizio.