IL SINDACO: "UNA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DELLA CITTA''

Ospedale M.Scarlato: Piazza V.Veneto gremita per ascoltare le parole del primo cittadino
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Ieri sera il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha incontrato i suoi cittadini per far chiarezza sulla vicenda ?M. Scarlato? ed esporre gli obiettivi raggiunti in questi mesi. Accanto a lui sul palco in piazza Vittorio Veneto, i dottori Andrea Inserra e Guglielmo D?Aniello, rappresentanti della maggioranza e medici. ?Credo che sia giusto che il sindaco ci mettesse la faccia in questa vicenda che ha rischiato di essere una tragedia per la nostra città ? ha dichiarato il sindaco Aliberti ? negli ultimi tempi c?è stata una grande strumentalizzazione politica, a volte anche infame, tesa a buttarmi in faccia responsabilità che non avevo. Ho vissuto giorni di grande isolamento. Sono stato vittima di un tentativo di aggressione mentre ero con mia figlia di otto anni, ho ricevuto lettere minatorie e minacce. Allo stesso tempo, ho messo in campo tutta la mia energia per cercare di dare una risposta. La situazione in cui ci troviamo oggi è frutto di governi di centrosinistra e centrodestra che hanno determinato un enorme debito della sanità, senza garantire qualità. La Campania è la regione con la più alta mobilità passiva. La gente non si fida perché la nostra sanità è mal gestita, siamo allo sfascio. Il riassetto della sanità con tagli alle spese risale al 2008, quando fu stilata la legge 16, che prevedeva lo smantellamento dei reparti dell?ospedale Scarlato. All?epoca, il sindaco e l?amministrazione hanno lavorato per impedire la chiusura. Sono stati convocati due consigli comunali per discutere della vicenda. Il taglio dello Scarlato era conseguenza della nascita dell?ospedale di Sarno e della constatazione che la struttura di Nocera era più organizzata. In quegli anni noi siamo andati avanti senza strumentalizzazioni politiche. La legge 16 fu bocciata dal governo nazionale perché, nonostante i tagli, non garantiva il rientro del debito. A quel punto, si decise di commissionare la sanità campana. Con la gestione commissariale la politica è stata espropriata della possibilità di decidere perché ritenuta incapace. Due mesi dopo l?elezione di Caldoro, il subcommissario Zuccatelli ha reso pubblico il decreto 49, che prevedeva per il nostro ospedale la riabilitazione semplice e la lungodegenza. Nello stesso decreto, si stabilisce la chiusura degli ospedali di Pagani, Cava de? Tirreni e Roccadaspide, l?accorpamento degli ospedali di Eboli e Battipaglia e il ridimensionamento di diverse strutture. Noi abbiamo messo in campo una grande forza, motivati dalla gente che è scesa in piazza, augurandoci anche una collaborazione trasversale, presto resa impossibile da un clima strumentalizzato. Abbiamo parlato con Bortoletti, con la Caropreso, per trovare una soluzione. La situazione è precipitata la notte tra Pasqua e Pasquetta con la tragica morte di Maria Rosaria Ferraioli. È giusto che si faccia chiarezza su questa vicenda e che chi ha sbagliato paghi, io sono vicino alla famiglia che deve avere risposte, ma non si può chiudere l?ospedale su un?onda emotiva. In quei giorni i mass media nazionali hanno dato grande risalto alla vicenda, catalizzando l?attenzione sul Mauro Scarlato. I NAS hanno chiuso il blocco ospedaliero per inadeguatezze strutturali. In passato c?erano stati diversi controlli dei NAS, che avevano valutato diversamente la situazione. Gli adeguamenti strutturali erano previsti in molti ospedali campani dal 2001, ma in questi anni la regione non ha stanziato finanziamenti per renderli possibili. Noi abbiamo fatto un preventivo di diverse decine di milioni di euro, ma ci hanno detto che era una spesa inutile in vista della riconversione prevista per il nostro ospedale dal decreto 49. Ci hanno proposto una struttura ospedaliera con terapia riabilitativa, cardio-respiratoria e neuromotoria, laboratori di analisi e radiologia H12, primo soccorso H24, Lungodegenza, Emodialisi e Ambulatori di II livello di Chirurgia, Ginecologia, Ostetricia, Ortopedia, Cardiologia. Abbiamo analizzato questa proposta in consiglio comunale e ci è sembrata inadeguata. Nell?incontro con Morlacco, ho mostrato la delibera del consiglio. Ci ha assicurato che il nostro ospedale sarebbe diventato un centro di riferimento in broncopneumologia guidato dal dott. Mario Polverino. Per comprendere se il dott. Polverino fosse davvero disposto a venire a Scafati, mi sono recato a Nocera ed egli mi ha spiegato che per realizzare questo centro di eccellenza aveva bisogno di una terapia sub intensiva respiratoria e di una terapia intensiva. A questo punto, ho incontrato l?on. Schiano che ha istituito una commissione sanità per comprendere di quali strutture avesse bisogno il dott. Polverino. Siamo giunti ad un accordo. L?ospedale avrà un primo soccorso H24, un laboratorio di analisi, la radiologia, la cardiologia e la terapia intensiva H24, l?emodialisi, la medicina interna, la lungodegenza e la reumatologia e Ambulatori di II livello di Chirurgia, Ginecologia, Ostetricia, Ortopedia, Cardiologia. Da settembre prossimo sorveglieremo l?azione svolta presso l?ospedale, affinché sia garantita una classe medica di qualità. Mi hanno imputato di non essere riuscito a ripristinare il blocco operatorio. Non possiamo guardare solo agli aspetti negativi. Siamo riusciti ad ottenere un grande risultato, mentre nei prossimi mesi altri ospedali saranno costretti ad affrontare le conseguenze del decreto 49. Ringrazio per il sostegno il vescovo di Nola e il prefetto di Salerno. In questa battaglia non ha vinto il sindaco, ha vinto la città di Scafati, che potrà avere un ospedale. Lo Scarlato diventerà un punto di riferimento per la Broncopneumologia. Per quanto riguarda i tempi, lunedì avremo le prime risposte. A settembre inizieranno i lavori. Vi chiedo di avere pazienza. La vostra presenza questa sera e la grande energia che ci trasmettete testimonia una fiducia che non può essere tradita. Noi siamo qui per testimoniare il grande risultato raggiunto e per impegnarci a migliorarlo con il tempo?.