Scafati: L'ACSE PRONTA A RICOLLOCARE SETTE OPERAI

L'Amministrazione mette in campo una manovra sociale per ottenere la mobilità dei dipendenti ex Copmes e Velcarta
letto 1139 volte
municipio(96).jpg
Riunione a palazzo di città per discutere della questione occupazionale. Il primo cittadino Pasquale Aliberti, questa mattina, ha incontrato le associazioni sindacali, il dott. Aniello Cavotta, referente di Italia Lavoro, il Presidente dell’Acse Spa – società servizi esterni Comune di Scafati - Aniello Longobardi e il Direttore Generale, Ing. Salvatore De Vivo.

Oggetto dell’incontro, la possibilità di ricollocamento di circa 7 dipendenti dell’ex Copmes presso l’Acse spa per consentire il raggiungimento del 10% necessario al fine di ottenere la mobilità per quei dipendenti oggi in seria difficoltà economica e occupazionale alla luce della mancata copertura finanziaria da parte della Regione Campania, la quale ha garantito la mobilità fino al 30 Settembre 2008. Un ricollocamento possibile grazie al “Programma PARI”, iniziativa promossa dal Ministero e approvata dalle Regioni, gestita da Italia Lavoro. Attraverso questo programma, le aziende che aderiscono al bando pubblico, a fronte di assunzioni a tempo indeterminato, possono accedere a degli incentivi. Alla luce di quanto è emerso dalla riunione con i sindacati e il referente di Italia Lavoro, sono in atto discussioni e ragionamenti sui criteri di selezione dei suddetti dipendenti. “Stiamo mettendo in campo un operazione sociale – ha detto il Sindaco – per salvaguardare la mobilità dei 90 operai dell’ex Copmes ed ex Velcarta. Si tratta di un impegno che mira a restituire la dignità a quegli operai oggi in estrema difficoltà economica e lavorativa. Ho avuto la fortuna di raccogliere e avviare una grande opportunità per la città come la reindustrializzazione dell’ex Copmes. Questo progetto, però, impiegherà ancora del tempo per essere completato, per questo abbiamo messo in campo una manovra per ottenere la mobilità degli ex dipendenti Copmes – Velcarta ricorrendo alle opportunità messe a disposizione dal governo nazionale, che ha stanziato per l’emergenza occupazionale circa 1026 milioni di euro invece di 450 milioni, nella nuova Finanziaria. E’ grazie al governo di centro-destra se oggi possiamo far fronte ad un problema tanto diffuso quanto delicato”.