Scafati: SANITA': LA DENUNCIA DI ALIBERTI E D'ANIELLO

Un punto aggiuntivo sulla sanità all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale
letto 1279 volte
E’ allarme sanità. Il Piano ospedaliero approvato dalla Regione infervora gli animi e scatena l’ira del Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti e dell’Assessore alla Sanità Guglielmo D’Aniello. Dopo il consiglio comunale monotematico finalizzato ad approvare il documento elaborato dal comitato tecnico, sono in programma azioni...

drastiche per evitare il peggio, ovvero la chiusura del Mauro Scarlato. “I risvolti legati alla faccenda ospedaliera – ha dichiarato il Sindaco - dimostrano chiaramente il tradimento della politica regionale di centro-sinistra. Il declassamento del nosocomio cittadino da II° a I° livello e il salvataggio in extremis dell’ospedale di Sarno e di Pagani è l’ennesima ingiustizia, decisa a tavolino, a danno dei cittadini scafatesi. Le decisioni prese, che comporteranno la chiusura del reparto di rianimazione e dell’Utic e la sempre più probabile chiusura del Mauro Scarlato, non sono altro che il risultato delle trattative sottobanco tra Montemarano e i consiglieri regionali del centro-sinistra che non rispecchiano nel modo più assoluto il maxi emendamento redatto dal comitato tecnico. Con un blitz a tradimento, infatti, questa “gente” ha stravolto completamente la proposta alternativa del comitato tecnico. Nella stessa sede, i consiglieri regionali del centro-destra si sono opposti in maniera coesa al tentativo di declassare il presidio scafatese, consci dell’importanza strategica della struttura cittadina, cerniera fra la realtà di Napoli e Salerno, al centro di un territorio caratterizzato da una fitta densità abitativa, dotata di specialità e professionalità, dalla storia importante. In tutta questa faccenda, i consiglieri regionali del centro-sinistra sono gli unici responsabili di quanto sta accadendo all’ospedale cittadino, dimostrandolo con tutta la loro indifferenza e il loro assenteismo – anche in occasione del consiglio comunale organizzato ad hoc nell’ospedale cittadino, voluto fortemente dal primo cittadino e dall’Assessore alla Sanità Guglielmo D’Aniello – nei confronti del problema scafatese. Di fronte a questa situazione che penalizza solo ed esclusivamente la città, alziamo ancora una volta la voce, condannando e denunciando l’atteggiamento “dannoso” di Montemarano, Bassolino e chiunque ha contribuito a far sprofondare la sanità locale nel baratro. Pretendiamo, nel prossimo consiglio comunale – dove ci sarà un punto aggiuntivo all’ordine del giorno per la questione ospedaliera - che i responsabili di tutto questo vengano a spiegarci il perché di queste azioni. Da parte nostra, metteremo in campo azioni fortissime per rivendicare il nostro diritto alla salute”. Sull’argomento è intervenuto anche l’Assessore alla Sanità Guglielmo D’Aniello. “Dopo lo scandalo dei rifiuti, delle cave e del dissesto idrogeologico un altro sfacelo si abbatte sui cittadini della nostra martoriata regione. Aspettiamo fiduciosi dal governo di Roma il quarto commissariamento, quello che dovrà porre fine al disastro sanità procurato da Bassolino e la sua giunta. E’ questo l’unico modo per impedire a chi oggi fa pagare ai cittadini ed in particolare alle fasce più deboli della società, i malati, il prezzo di una gestione clientelare, sprecona e fallimentare della sanità. Ricorreremo anche al Tar regionale contro un piano sanitario scellerato che ha mortificato tutta l’Asl Sa1 e in particolare l’ospedale di Scafati che per la sua posizione strategica, per numero di prestazioni di pronto soccorso (50.000 annue, secondo solo a Nocera), per capienza della struttura, per l’estensione del distretto che nell’Asl Sa 1 è al primo posto per numero di abitanti, ha diritto ad esistere. Senza contare i mille trasferimenti annui di pazienti per carenza posto letto verso le altre Asl. Dove manderemo i nostri pazienti? Daremo loro il numero di telefono dell’Assessore Montemarano?”