IL NOSTRO SONDAGGIO: PRO O CONTRO IL VACCINO'

Il nostro nuovo sondaggio non vuole schieramenti pro o contro il vaccino, ma approfondimento laico della questione. Il prof. Giulio Tarro, virologo di fama internazionale, pluripremiato, Presidente della Commissione della Virosfera UNESCO, dice la sua
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Giulio Tarro è una voce che merita attenzione massima, e quando afferma che le vaccinazioni possono condurre a gravi malattie, dobbiamo dare tutta l?attenzione possibile. L?affermazione è che c?è una connessione tra vaccini e cancro. Infatti, si è sempre creduto che i vaccini potessero risolvere qualsiasi problema, poi, da alcuni anni si è aperto un nuovo capitolo della scienza, che ha osservato, in determinate condizioni, questa causalità. Da qualche tempo si è iniziato a riscontrare che, come tutte le cose, anche i vaccini hanno limiti e controindicazioni e che vanno utilizzati adeguatamente. Nel caso limite dei militari, sono state cercate tutte le possibili cause di tumori e malattie autoimmunizzanti analizzando il loro stato di salute e le sollecitazioni cui sono stati sottoposti. L'abbassamento di immunità post vaccino si riscontra regolarmente ed è incontestabile.

Spesso i protocolli non sono stati rispettati, magari a causa di ignoranza. Questo ha causato indebolimento, un calo delle difese immunitarie drastico, che ha esposto molti soldati a conseguenze gravi. Inoltre, bisogna anche considerare il contenuto degli eccipienti contenuti nei vaccini, specialmente mercurio e alluminio. Checché se ne dica, in multidose che vengono iniettati ai militari (con i civili invece si usano in monodose) contengono quantità da cavallo di metalli. Per questo i militari sono la punta dell'iceberg dei potenziali danni da vaccino perché ne fanno di più e a volte in tempi più ravvicinati. L?esperienza del prof. Tarro, che è stato anche medico nella Marina militare, gli dice che di volta in volta bisogna vagliare, pensare anche a dove andranno i ragazzi, scegliere in ogni situazione il vaccino giusto per avere la corretta risposta immunitaria. Bisogna anche considerare che i vaccini non sono tutti uguali, si fanno delle scelte, le stesse scelte si evolvono. Si potrebbe rivoluzionare e migliorare la modalità di fare l'anamnesi pre-vaccinale introducendo i test anticorpali.

Sui vaccini, quindi, sembrano esserci, più che differenti opinioni, due fazioni di medici e scienziati, anche alacremente in lotta, ma Tarro afferma che non scende in queste questioni, ma che si pone al di fuori. Afferma però che i vaccini hanno i loro meriti, anche se alcuni casi eclatanti di danni lo hanno lasciato con l?amaro in bocca. Casi in cui si è davvero chiuso gli occhi per negare il risarcimento. Casi in cui avevano anche avuto ragione dal Tribunale, ma il Ministero della Salute ha negato il riconoscimento solo per un fatto economico. Talvolta queste discussioni diventano ideologiche e dimenticano la scienza o cercano di stiracchiarla in un senso o nell'altro. Spesso ci sono interessi economici di vario genere a guidarle.

Il vero problema è che ci sono in ballo interessi economici di notevole entità, e poiché in Italia non esiste una legge sul conflitto di interessi di medici e scienziati che si ritrovano a lavorare nel settore pubblico quando hanno anche introiti dalle case farmaceutiche.

Basti vedere la manfrina di consulenze per Regioni e Comuni e tutti i soldi che vi girano attorno con un grave deficit di indipendenza. Consulenze scientifiche o mediche spesso inutili o non qualificate. Comunque bisogna tener presente anche il fatto che i vaccini per le case farmaceutiche cominciano a non essere più un mercato interessante rispetto a quello del farmaco. Ormai sono poche a produrre i vaccini.

Però, contrariamente a quanto si crede, Tarro afferma che non gli risulta che molti medici abbiano costruito le loro carriere grazie alla battaglia contro i vaccini. E' vero invece che le consulenze di chi si è schierato contro i vaccini, ad esempio nel caso dei militari, sono state pagate, ma non pensa che si siano arricchiti. E? vero invece che si sono anche chiusi tante strade. Insomma, la battaglia è impari, è più facile arricchirsi supportando positivamente le case farmaceutiche.