Scafati: TUTTO SULL'ESTERNALIZZAZIONE DEI TRIBUTI

L'intervento del Sindaco all'indomani del consiglio comunale di S.Pietro
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Sedici punti all’ordine del giorno, una carrellata di argomenti affrontati uno per uno in occasione del consiglio comunale scafatese di venerdì scorso. L’assise, non senza discussioni e botta e risposta tra maggioranza e opposizione ha approvato tutti gli argomenti. Tra tutti, ha tenuto banco, l’esternalizzazione dei tributi comunali.

Decidere di esternalizzare i Tributi è stata un’ iniziativa importante per questa amministrazione. – ha dichiarato il primo cittadino Pasquale Aliberti - Il problema dei Tributi è centrale nella nostra gestione, ecco perché riteniamo assolutamente strumentale il voto a sfavore di una parte dell’opposizione. La situazione di cassa che abbiamo ereditato è delle più disastrose: circa 25 milioni di crediti attivi ovvero tributi non riscossi, mancanza totale di liquidità e difficoltà di cassa dovuta ad anticipi pari a 7 milioni di euro che questa amministrazione è stata costretta a contrarre, alla luce della situazione emersa dalla passata gestione, con ulteriori interessi, fanno dell’Ufficio Tributi una macchina farraginosa e al contempo poco efficace. Qualche avvisaglia della cattiva gestione dell’Ufficio Tributi, però, in questi anni era stata evidenziata. Il Dirigente Terracciano, durante la gestione precedente, aveva già sollevato la necessità di potenziare l’Ufficio Tributi con un numero maggiore di dipendenti, di prevedere corsi di formazione ad hoc, di realizzare sportelli front office per garantire l’interazione con il cittadino. Già, si era manifestata l’esigenza di riorganizzare l’ufficio o dall’interno – con costi però molto esosi – o dall’esterno, appunto come intende fare questa amministrazione. Il Sindaco di allora, però, fece orecchie da mercante. Addirittura facendo andare via un grande dirigente, il dott. Giordano, trovatosi di fronte ad una gestione assolutamente fallimentare e dove, all’interno della stessa maggioranza vi erano profonde discordanze sul pagamento o meno delle bollette. Da quando questa classe dirigente si è insediata, ha iniziato un ragionamento profondo sulla questione Tributi, bisognava prendere una decisione, l’abbiamo fatto. La gestione dei tributi (Software house, poste italiane, contenziosi vari, stampa bollette..etc..) costa all’ente circa 1 milione di euro. Esternalizzare il servizio, significa rendere questa gestione più efficace, più efficiente e meno dispendiosa. Qualcuno, nel corso del consiglio comunale ha parlato di un ritorno alla COGEST, la vecchia gestione esterna. Quel qualcuno ha voluto strumentalizzare le nostre decisioni. In passato chi ha voluto quel tipo di gestione ha messo in atto una vera e propria truffa. Allora, su un incasso presunto di 10 milioni di euro, la Cogest otteneva il 26.80% come agio sull’accertato, oggi, con la nostra esternalizzazione dei tributi, il 7% sul riscosso. La differenza è notevole soprattutto se si pensa alla ridistribuzione del personale - attualmente 18 unità – che potrà avvenire in uffici penalizzati dalla carenza di personale o in uffici tecnici, oggi al centro di un discorso importantissimo che ha a che fare con la riqualificazione urbana. In questo modo, non solo sarà possibile assumere altro personale, ma, grazie al potenziamento degli Uffici Tecnici si potrà far fronte, in maniera più consapevole, al finanziamento di trenta milioni di euro ottenuti con il progetto ‘Più Europa’”. Il primo cittadino ha voluto difendersi anche dall’accusa, più volte paventata dall’opposizione, di sperperare risorse in feste e manifestazioni varie. “Quando, invece, si addita alla compartecipazione di questa amministrazione nell’organizzazione di feste e manifestazioni, si compie un altro errore. I soldi che stiamo gestendo, sono gli stessi che la precedente amministrazione aveva previsto nei vari PEG. La verità, è che rispetto a prima, dove si elargivano piaceri ad amici o a parenti, oggi mettiamo in campo scelte di qualità, mettendo su manifestazioni apprezzate e partecipate, coinvolgendo tutte le associazioni indipendentemente dal colore politico. Per di più, a differenza dei 10 assessori della passata gestione, il mio esecutivo è composto da sei persone, che ogni giorno, 24h su 24h, esercitano la vera “politica” cercando di risolvere i tanti problemi della città. Per non parlare delle imposte, che nonostante il mancato introito dell’ICI, pari a circa 1 milione di euro – siamo intenzionati a non aumentare. Non si comportò in questo modo la precedente gestione aumentando l’addizionale IRPEF. Insomma, una parte dell’opposizione in maniera del tutto demagogica è intervenuta nel corso del consiglio comunale a sproposito, ignorando numeri e fatti. Quando si giustifica il proprio voto contrario appellandosi alla poca chiarezza nell’illustrare la questione – ampiamente spulciata nell’ambito delle commissioni consiliari - da parte dell’assessore di competenza, allora risulta evidente che con quella parte di opposizione non c’è possibilità di dialogo su nulla. Un messaggio positivo, sento di mandarlo, invece, a quell’altra parte dell’opposizione che ha votato a favore e al consigliere Giuseppe Vitiello, che pur votando contro, ha mostrato un senso di responsabilità mettendo in campo un ragionamento costruttivo dettato da una cognizione di causa”.