L'ESERCITO DI SILVIO CAMPANIA ALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA PER BERLUSCONI

Acocella : “Questa manifestazione non sarà certo l’ultima, noi non ci fermeremo”
letto 961 volte
foto-esercito-di-silvio-campania.jpg

L’Esercito di Silvio della Regione Campania sarà presente alla manifestazione che si terrà domani (mercoledì 27 novembre) in via del Plebiscito a Roma in concomitanza con il voto di decadenza nei confronti del Presidente Berlusconi. Una delegazione di rappresentanti di tutte e cinque le province campane sarà nella Capitale per confermare la massima vicinanza al Presidente.

Era giusto garantire la più ampia e condivisa partecipazione a questa manifestazione che cade in uno dei momenti più delicati per la vita del presidente Berlusconi e del nostro movimento politico. – commenta il responsabile regionale dell’Esercito di Silvio Vittorio Acocella – Coloro che decideranno di votare per la decadenza del senatore Berlusconi si assumeranno la responsabilità di una cosa di cui dovranno vergognarsi per sempre. Siamo davanti ad un vero e proprio attacco alla libertà che non poteva passare sotto silenzio. E’ ormai chiaro a tutti che il PD, partito che si definisce “democratico”, accecato dall’antiberlusconismo, stia utilizzando una discutibile interpretazione della legge Severino per estromettere il leader dei moderati dal Senato . Questa ennesima strumentale posizione dimostra ancora una volta che la voglia di raggiungere il potere è più forte dei valori che tanto si vanno sbandierando . Rispetto agli altri, il voto favorevole alla decadenza da parte dei senatori del Partito Democratico è ancora più grave in considerazione del fatto che in accordo con Silvio Berlusconi, dal novembre 2011 il PD ha sostenuto il Governo Tecnico, ha rieletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ha dato vita al governo Letta . Estromettendo Berlusconi dal Senato vengono privati di rappresentanza i milioni di elettori che lo hanno votato, dal 1994 al 2013. Sappiano pertanto i senatori del PD, e gli altri, che questa manifestazione non sarà certo l’ultima, noi non ci fermeremo, poiché non sarà un voto del Senato a fermare la nostra battaglia per la Libertà