Scafati: LA CIDEC: <IL COMMERCIO E' IN CRISI>

L'associazione dei commercianti scafatesi stila un primo bilancio dopo il direttivo interno alla sezione
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E’ crisi per i commercianti scafatesi. Vendite in ribasso e deficit economico “Scafati è una città ricca non di soldi ma di problemi”. A discutere delle cause e dei rimedi per sanare la crisi, la Confederazione Italiana degli Esercenti Commercianti sez....

Scafati, si è riunita giovedì pomeriggio, sotto convocazione del presidente Mario Casciano, per valutare le iniziative messe in campo dalla nuova amministrazione comunale nei primi mesi di attività: l’esito sembrerebbe tutt’altro che positivo. L'oggetto della riunione è stato l'impegno assunto con gli scafatesi dal primo cittadino Aliberti nel suo programma : far crescere la vivibilità, la sicurezza e la libertà. “La crisi del commercio a Scafati è ormai evidente. Non è, però, spuntata all’improvviso- spiega Mario Casciano insieme ai membri del Cidec- sono anni che le avvisaglie di una brutta stagione del commercio stavano avanzando”. La situazione tuttavia non interessa la sola città di Scafati, ma bensì sarebbe radicata su tutto il territorio nazionale “Dapprima la crisi derivata dall’attentato dell’11 settembre del 2001, poi la pessima esperienza della gestione dell'euro con tutte le conseguenze che conosciamo ed infine la “mano pesante “ del precedente Governo nazionale che ha aumentato le tasse in modo esponenziale. Tutto questo ha svenato gli italiani ed oggi incide, come logica conseguenza, sul commercio”. Dalla situazione generale della penisola, Casciano spiega quali, secondo la Cidec, le cause che, nello specifico, avrebbero condotto Scafati nell’era della crisi commerciale “Questa, molto semplificata, la situazione generale. A Scafati poi il commercio risente della critica situazione della città e la “frittata è fatta! I problemi che affliggono Scafati non sono pochi e nemmeno di poco conto; richiedono pertanto di essere affrontati con l’urgenza del caso”. Da qui, la Cidec rivolge, senza celare toni sarcastici, il suo appello all’amministrazione comunale “Ora basta con le analisi e passiamo a fatti concreti. Richiedo, anche in nome di tanti cittadini ed imprenditori che si stanno rivolgendo al nostro sindacato CIDEC, un maggiore impegno ed attenzione al problema da parte del governo cittadino. Sul settore del commercio gradiremmo leggere dichiarazioni scritte del Governo cittadino su fatti, progetti e programmi di rilancio, ovviamente se ve ne sono. Per discutere sul commercio scafatese richiedo “la cortesia” al governo cittadino di assumere da subito una politica di concertazione con le organizzazioni sindacali, con le organizzazioni di categoria affinché siano utilizzate tutte le energie disponibili ed attuati correttivi per fronteggiare la crisi che oggi attanaglia la Città. Bisogna dare un indirizzo di programmazione sia sul commercio sia sull’artigianato”. I commercianti della Cidec chiedono pertanto una risposta immediata ed efficace “La condizione indecorosa nella quale la citta' e' stata ed e' tenuta, le criticità legate alla perdurante contrazione dei consumi, alla crisi strutturale della città quali la scarsa visibilita' dei vigili urbani, la cronica mancanza di parcheggi, impianti fatiscenti, marciapiedi stretti, rotti e sporchi e le periferie abbandonate, hanno messo in ginocchio l’economia cittadina”. Tuttavia, sembrerebbe che il peggio debba ancora arrivare “ il 2009 si presenta molto negativo. Il commercio, è bene essere chiari, vive uno dei suoi momenti peggiori, per cui rimbocchiamoci le maniche”. Dopo un’accurata analisi ed una dettagliata enunciazione del proprio punto di vista, la Cidec dà il via alle proposte esprimendo, anche questa volta, il suo obbietto sull’operato della neoamministrazione di centro-destra “Basta con i finti “palliativi” la messa in atto di feste e festicciole che non servono a niente se non a sprecare risorse. Chiediamo ai coordinatori dei vari partiti di maggioranza ed opposizione, persone sensibili alla vita della città, di organizzare un dibattito pubblico. Il governo della città dovrà intervenire, ascoltare, prendere appunti e poi riferire cosa ha in programma di fare. Perchè non destinare risorse finanziarie ai commercianti, agli imprenditori che attivano progetti d’interventi di riqualificazione nei luoghi del loro commercio? Scafati deve essere in grado di dare splendore al suo centro cittadino, al Corso Nazionale, dall’autostrada alla piazza, via Giovanni XXIII, via Buccino, via Martiri D’Ungheria, via Cesare Battisti e rivalutare le periferie. Siamo una Scafati molto ricca: Non di denaro, di problemi! I problemi della viabilità, del traffico a volte impazzito ed irregolare con dei camion “mostruosi” che ostruiscono il transito, della sosta selvaggia, dello smog, del rumore (dall’inizio del mese di giugno quasi ogni sera dopo mezzanotte e di mattina presto sparano fuochi d’artificio, sono regolarmente autorizzati?)”. Infine, un appello diretto e specifico per il primo cittadino “Sindaco Aliberti che fine hanno fatto le promesse fatte prima delle elezioni ? Ricordo le parole che erano in prima pagina dell’opuscolo del suo programma - conclude Casciano- parole in cui noi abbiamo creduto: FAR CRESCERE IL BENESSERE, LA VIVIBILITA’, LA SICUREZZA, LA LIBERTA’”.  Floriana Longobardi