Scafati: L'ASSEMBLEA DEI SOCI ACSE ACCETTA:COMPENSI RIDOTTI

I soci: <<Operiamo per offrire un servizio alla collettività>>
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I componenti del Collegio Sindacale e del Consiglio di Amministrazione dell’A.c.s.e. Spa accolgono le richieste del Sindaco di Scafati. I loro compensi subiranno tagli notevoli. Il riferimento va all’Assemblea ordinaria dei soci della Società ACSE SPA tenutasi in data 16 settembre 2008 presso la sede sociale di Scafati, durante la quale il...

primo cittadino Pasquale Aliberti aveva avanzato la proposta di ridimensionare i compensi nell’ottica di una politica improntata al risparmio e all’ottimizzazione nonché ad una moralizzazione delle risorse. “Condividiamo la politica di contenimento dei costi di gestione della Società e dell’Amministrazione comunale – si legge dal documento a firma del Dr.Salvatore Avagliano, Dr. Alfredo Simini, Rag. Giovanni Granata, D.ssa Giovanna Russo, componenti del Collegio Sindacale – in considerazione che l’obiettivo dell’ACSE SPA non è la distribuzione di utili ai soci, ma esclusivamente la gestione in economia di servizi per la collettività. Pertanto, nell’ambito, dello spirito di collaborazione che ha da sempre contraddistinto il nostro rapporto con la Società e con la stessa Amministrazione Comunale, aderiamo alla vostra proposta di rideterminazione dei nostri compensi per l’anno 2008 come da voi deliberato, fermo restante inalterato il nostro impegno e la nostra professionalità da sempre profusi mello svolgimento dell’attività”. Questi i numeri: Confermato il compenso al Presidente dell’Acse Spa: (18 mila euro annui); aumentato il compenso dei componenti del C.d.A (da 3 mila euro annui più gettoni di presenza a 8000 euro annui complessivamente), il Presidente del Collegio Sindacale (da 23/24 mila euro annui a 12 mila euro), infine i componenti del Collegio Sindacale (da 20 a 10 mila euro annui). “I soci dell’Assemblea ordinaria – ha commentato il Sindaco – hanno mostrato un grande senso di responsabilità nei confronti della Società e del Comune, intenzionato a perseguire una politica di moralizzazione e di risparmio nell’ottica di riservare ad altri ambiti le risorse risparmiate e destinarle al potenziamento dei servizi per i cittadini”.