Angri: VIA LE PROSTITUTE DALLA STRADA

L’ordinanza è stata firmata questa mattina dal primo cittadino di Angri. Sanzioni da 25 a 500 euro per i trasgressori
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Nell’ambito di un piano di misure finalizzate a garantire una maggiore sicurezza stradale, questa mattina il Sindaco Gianpaolo Mazzola ha disposto, con ordinanza n.131 del 30 luglio 2008, il divieto dell’esercizio della prostituzione lungo le strade del territorio cittadino.

Nell’ordinanza si dispone “il divieto a chiunque – così si legge nel decreto firmato dal primo cittadino di Angri – di esercitare la domanda di prestazioni sessuali a pagamento, condotta anche a bordo di veicoli in circolazione, sulla pubblica strada ed in tutte le sue adiacenze che siano soggette a pubblico passaggio e che siano facilmente accessibili dalla pubblica via, onde impedire turbativa alla circolazione stradale mediante fermata o arresto anche temporaneo dei veicolo ed onde impedire il verificarsi di situazioni igienico – sanitarie pericolose per la salute pubblica, stante i rifiuti ed i residui organici che quotidianamente vengono reperiti nei luoghi abitualmente frequentati da persone praticanti la prostituzione” .Sono previste sanzioni da 25 a 500 euro per coloro i quali violeranno le disposizioni dell’ordinanza sindacale. “Soggiacciono altresì alle stesse sanzioni – si legge ancora nell’ordinanza resa immediatamente esecutiva – i soggetti che esercitano l’attività della prostituzione su strada pubblica ai quali, pertanto, è fatto divieto di indossare abbigliamento indecoroso, indecente o mostrare nudità” .“Saranno, quindi, soggetti a sanzioni amministrativa – ha spiegato il Sindaco Mazzola - sia coloro che, avvicinando le prostitute lungo le strade cittadine per contrattare e concordare le prestazioni sessuali, intralciano la circolazione stradale, sia quelle persone che saranno sorprese ad esercitare la prostituzione sulla pubblica strada alle quali è fatto divieto di indossare abbigliamento indecoroso. Tale divieto scaturisce non solo dalla necessità di garantire un’immagine dignitosa del nostro territorio ma anche dall’esigenza di evitare distrazioni per coloro che percorrono le strade cittadine a bordo di veicoli con conseguente grave rischio per la circolazione.”