BAKU (AZERBAGIAN), GIOCHI OLIMPICI EUROPEI, ORO E RECORD MONDIALE PER PETRA ZUBLASING NELLA CARABINA

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I Giochi Olimpici Europei di Baku hanno regalato all’Italia del tiro a segno una splendida medaglia d’oro nell’odierna gara di carabina sportiva 3 posizioni. La protagonista di questa grandiosa performance non poteva che essere la fuoriclasse azzurra del tiro a segno, la campionessa del mondo 2014 Petra Zublasing. La tiratrice altoatesina del Centro Sportivo Carabinieri ha infatti sbancato la concorrenza firmando una vittoria di per sé straordinaria ma impreziosita ancor di più dal record del mondo ottenuto nei colpi di finale, quelli che poi le hanno regalato l’ambita medaglia d’oro.
 
Con il punteggio di finale di 464.7 Petra ha strappato il primo gradino del podio alla francese Laurence Brize, staccata addirittura di 10 punti (454.6) e medaglia d’argento; il bronzo è andato invece all’austriaca Olivia Hofmann, terza a quota 443.2 punti. La Zublasing, iridata nella carabina ad aria compressa lo scorso anno, aveva terminato i tiri di qualificazione con il punteggio più alto (589) e iniziato la finale con il secondo posto nei colpi in ginocchio dietro alla scozzese Jen McIntosh; nella fase prona invece la tiratrice azzurra dei carabinieri era riuscita a portarsi in testa mantenendo la testa della gara anche al termini dei tiri in piedi.
 
La vittoria di oggi nella specialità a fuoco, arriva dopo l’argento nella recente World Cup di Changwon al quale si aggiungono gli altri 3 successi di Coppa del Mondo ottenuti finora in carriera sempre nelle 3 posizioni. Si può dire che oggi la Zublasing abbia fatto le prove generali per Rio 2016, l’appuntamento sul quale la mente della fuoriclasse azzurra è settata dallo scorso mondiale, gara in cui ottenne il pass a cinque cerchi e che la impose di diritto tra le favorite alla corsa alle medaglie fra poco più di un anno.
 
L’essersi trovata in vetta alla classifica ancora una volta e per lo più con lo stratosferico punteggio di oggi non può che aver dato alla campionessa azzurra la solidità e la giusta inerzia emotiva nel percorso che da qui all’agosto 2016 potrebbe regalarle, alla sua seconda partecipazione ai Giochi dopo quella di Londra 2012, il coronamento del suo sogno olimpico.